Il gin della giungla

Nella serra del Vivaio Riva di Milano, incantevole giardino botanico nel cuore di Milano, una pattuglia di selezionati bartender italiani è stata teletrasportata nella giungla tra iguane, piante rare, granchi di fiume, cerbottane, machete, pesci assassini e scarafaggi da corsa. Prima di chiamare i soccorsi, facciamo un passo indietro. Tutto risale alla Primavera del 2013, quando Lesley Gracie e il Global Ambassador di Hendrick’s Gin, David Piper, decisero di avventurarsi nella foresta pluviale del Venezuela sotto la guida del rinomato esploratore Charles Brewer-Carias e dell’esperto in botanica Francisco Delascio. Nel corso di numerose escursioni sul Massiccio della Guiana, dalla savana alle pendici montane lungo le sponde dei fiumi e attraverso la giungla profonda, la master distiller ha testato numerose specie botaniche utilizzando il suo piccolo alambicco da dieci litri. La più particolare di queste, capace di catturare il gusto della master distiller, è stata la pianta scorpion tail, Heliotropium Angiospermum, o coda di scorpione,così denominata per la sua forma particolare. Nel cuore della foresta, in condizioni campali, Lesley ha preparato 8,4 litri di concentrato di scorpion tail, successivamente trasportato nella sua valigia direttamente in distilleria. Curiosa di conoscere il risultato della combinazione tra Hendrick’s Gin e il distillato di coda di scorpione, Lesley si è subito messa a lavorare a capofitto su una partita limitata del prodotto. Lavorando per ottenere il giusto equilibrio tra il nuovo botanical e la celebre infusione di rosa e cetriolo di Hendrick’s Gin, è stato necessario impiegare diverso tempo prima di ottenere la formulazione vincente. Con questa insolita pianta al centro della sua ricetta è dunque nato Hendrick’s Kanaracuni, così chiamato dal nome del villaggio dove il gruppo di ricerca aveva fatto base nel corso delle due settimane di esplorazione. Commentando la sua ultima creazione, Lesley Gracie dice: «Le caratteristiche aromatiche del distillato di scorpion tail si prestano ottimamente per combinarsi con Hendrick’s Gin. I due profili sensoriali si completano senza problemi, producendo alla fine un liquido con la stessa riconoscibilità di Hendrick’s seppur differente per il carattere molto speziato, floreale ed erbaceo. Dai primi passi mossi fino alla finalizzazione del progetto, la creazione di una tale rarità è stata un’esperienza incredibile. Ci aspettiamo di ripetere ancora simili avventure!». Il nuovo spirit è stato imbottigliato a 44% vol. in una bottiglia in edizione speciale. Ora la brutta notizia: con un’offerta così limitata in termini di quantità, la produzione globale è di sole 560 bottiglie, Hendrick’s Kanaracuni non sarà disponibile per la vendita. Se vi capita tra le mani una bottiglia, tenetela stretta.

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