I consulenti del cocktail

Drink list –

Due mixologist americani di lungo corso hanno creato una super task force specializzata in mixability. Capace di sfornare menu, ricette, consigli ed eventi

Alla conquista del mondo, un cocktail alla volta! È il motto di Contemporary Cocktails Inc., agenzia di consulenza in mixology con sede a Manhattan e succursale a Miami. L’hanno fondata due esperti e veterani del settore, Aisha Sharpe e Willy Shine, entrambi membri sia del Beverage Alcohol Resources Program (Bar), istituzione fondata da sei “guru” del cocktail per la diffusione della cultura di un servizio responsabile sul fronte degli alcolici, sia di BarSmarts, blasonato programma di formazione on line per bartender sponsorizzato da Pernod Ricard Usa. Entrambi credono che la mixology si meriti gli stessi riconoscimenti dell’alta cucina, usano tutti ingredienti freschi e locali e solo succhi spremuti a mano. Assumono bartender professionali e i più famosi mixologist internazionali; aiutano perfino a scegliere le attrezzature per il bar e all’occorrenza anche a progettarle. Forniscono consigli a molti colossi del beverage, tra cui Moët Hennessy, Pernod Ricard, Cooper Spirits, Kobrand e William Grant & Sons. Organizzano seminari e training su storia dei liquori e cocktail, profilo del gusto, trend e metodi e tecniche di bartending, classiche e moderne; approntano il servizio di catering per eventi di ogni dimensione.
Il duo Sharpe-Shine, insomma, mostra un’anima e una capacità consulenziale e imprenditoriale almeno pari all’abilità nella miscelazione.
«Dopo aver lavorato per diversi anni in bar e ristoranti newyorchesi - racconta Aisha Sharpe, 15 anni di esperienza alle spalle nel ruolo di bartender -, incontrai Willy. Quasi subito formammo una partnership. A differenza di tanti bartender che pensano ad aprire il proprio locale, decidemmo d’imboccare un’altra strada e fondammo Contemporary Cocktails. Sin dall’inizio abbiamo lavorato con diverse marche di liquori, in tante situazioni diverse».

Cocktail list create su misura

Creare le liste dei cocktail per nuovi locali è una delle specialità di Contemporary Cocktails. Come procedono? «Innanzitutto cerchiamo di capire perfettamente la visione che l’imprenditore ha del suo locale - spiega Sharpe -. Lavoriamo indifferentemente per bar di quartiere o ristoranti di lusso. Partire dal concept è fondamentale. Il passo successivo è lo studio del menu. Quando lavoriamo per locali che hanno anche un ristorante, facciamo in modo che i cocktail si sposino bene con la proposta gastronomica. Poi ci concentriamo sui liquori veri e propri, assicurandoci che la lista abbia un equilibrio di categorie e tipi di cocktail. Ho sempre ben presente la marca che funziona meglio in un certo drink e cerco nuove vie per usare liquori di qualità e ritoccare i classici: sperimento e assaggio finché ottengo il prodotto giusto per ciascun cliente». Una delle ultime carte realizzate è quella per il Breslin, uno dei ristoranti più “in” di New York (è all’interno dell’Ace Hotel): «La cucina della chef April Bloomfield non è per i deboli di cuore. Oggi la gente accetta assai di più i sapori forti e anche in cucina è più aperta alle sperimentazioni. Così abbiamo adattato i nostri cocktail ai suoi manicaretti. Diversi drink portano nomi di album, perché l’Ace Hotel ha un feeling rock and roll».
Tra i tanti cocktail che ha creato, Aisha Sharpe sceglie il Pink panter: si prepara mettendo a macerare una dozzina di grani di pepe rosa nello shaker insieme a 1,5 cl di succo di lime fresco. Quindi si aggiungono 4,5 cl di Tequila reposado, 2,2 cl di succo di pompelmo rosso rubino fresco, 7,3 ml di nettare d’agave. Si shakera con ghiaccio, si versa in un cocktail glass e si guarnisce con una dozzina di grani di pepe rosa.
Un’altra delle attività proposte da Contemporary Cocktails è l’allestimento di stazioni bar “fai da te” in occasione di eventi. «Lo chiamiamo “bar interattivo” ed è frutto di un’idea molto semplice - spiega Sharpe -; lasciamo che la gente crei il proprio drink, mettendo loro a disposizione ingredienti freschissimi. Possono metterlo assieme con frutta, verdure o erbe e poi vederlo realizzare da uno specialista, o prepararlo loro stessi. Non vogliamo che i nostri ospiti pensino che i grandi drink li possano creare solo i famosi bartender

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