Una piattaforma per l’innovazione

Tecnologia –

Allo Smau Business di Bari prove di dialogo tra imprenditori e fornitori di soluzioni per ristoranti e bar. Obiettivo: condividere le reciproche esperienze per sviluppare cultura sulle nuove tecnologie

Ridurre i tempi di attesa dei clienti alle casse, controllare i costi del locale in tempo reale e da remoto, fidelizzare i clienti ecc. Si potrebbe andare ancora avanti quasi fino all'infinito a elencare i vantaggi delle soluzioni gestionali e delle nuove tecnologie applicate al mercato dell'ospitalità. Nonostante ciò, l'innovazione fa ancora fatica a farsi strada. O, almeno, avanza a due velocità. Da una parte le grandi catene, ma non mancano casi di imprese lungimiranti anche nel mondo del bar, che hanno sposato da tempo criteri di gestione manageriale. Dall'altra, il mare magnum delle micro imprese ancora alla finestra. A fare luce sulle prospettive del settore ci hanno pensato Comufficio e l'AssoRistoratori di Bari che, all'interno dello dello Smau Business di Bari (10 febbraio), hanno promosso il workshop “Il contributo dell'innovazione tecnologica per la ristorazione” con Bargiornale come media partner. Un vero e proprio meeting tra domanda e offerta con la presenza di imprenditori dell'ospitalità pugliese e di un selezionato panel di aziende fornitrici. Un'occasione per fare il punto proprio sul livello di maturità tecnologica del settore. E, qui, non sono mancate le sorprese. Mario Petrocelli, direttore dell'Associazione ristoratori tranesi, ha illustrato i vantaggi competitivi di gestire la raccolta ordini attraverso palmari. Una soluzione, parola di ristoratore, che ha consentito di offrire ai propri clienti un miglior servizio nel minor tempo possibile e di gestire al meglio lo staff.

Come sfruttare le potenzialità

Un'esperienza fortunatamente non solitaria. Altre piccole case histories di successo hanno costellato il workshop. Tutti esempi dove la tecnologia non è mai “invasiva”, ma mediata dall'imprenditore. Nessuno pensa infatti che palmari e software siano la panacea. D'altronde l'offerta messa in campo oggi dai vendor è tale che esistono release per ogni tipo di esigenza: dal front al back office. Semmai in un tale scenario è a volte difficile scegliere il partner giusto e selezionare un fornitore non specializzato può diventare un problema. L'incontro di Bari ha infine messo in evidenza un altro aspetto. Spesso la barriera all'investimento non è economica, ma culturale: scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie, fiducia incrollabile nel fai-da-te ecc. E qui le associazioni imprenditoriali possono giocare un ruolo strategico nell'orientare le imprese. «La piattaforma di dialogo sperimentata a Bari - spiega Marco Schianchi, presidente di Comufficio - è stata un successo. Un format che replicheremo presto. D'altronde, le attività di informazione e formazione sono determinanti per far crescere tra la categoria una nuova consapevolezza sulle potenzialità dell'innovazione ». Potenzialità che se sfruttate non solo riducono i costi, ma non fanno certo perdere identità o “anima” a un locale.

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