Litigi risolti in fretta con la conciliazione

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Un accordo tra Fipe e associazioni di consumatori facilita il ricorso a un sistema di soluzione delle controversie rapido ed economico

C’è un nuovo modo per risolvere, in modo veloce e poco costoso, i litigi e le controversie civili con i clienti, senza doversi recare da un avvocato o in tribunale. È la conciliazione, ossia l’incontro delle controparti davanti a un esperto che aiuta a risolvere il problema cercando una soluzione vantaggiosa per tutti, circostanziando il problema, pacificando i rapporti e attenuando lo scontro tra le parti.

Soluzione rapida

Normalmente, la conciliazione si conclude in media in 70 giorni, ha una spesa minima e certa (perché fissata da un’apposita tabella ministeriale), che viene divisa equamente tra le parti, e non prevede costi aggiuntivi per perizie, tasse giudiziarie e lunghi mesi di consulenza giuridica. Inoltre ha l’indubbio vantaggio della riservatezza cui le parti e il conciliatore sono tenuti. Da qualche mese la conciliazione è sbarcata in modo più incisivo nel mondo dei pubblici esercizi, grazie a un protocollo firmato da Fipe con Federconsumatori, Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino, che vara una commissione speciale per i contenziosi tra i consumatori e i pubblici esercizi. Così ai “litiganti” viene offerta la possibilità di tentare una conciliazione paritetica su base volontaria davanti a un conciliatore che, anziché essere un terzo estraneo alle parti, è una commissione formata da due esperti, uno indicato da Fipe e l’altro da una delle associazioni dei consumatori che hanno firmato l’accordo. L’accordo è stato sottoscritto a fine novembre e contempla un periodo sperimentale di sei mesi.

Previsto dal Codice

La procedura prevede un reclamo scritto da parte di un esercente o un consumatore. Fipe e una delle tre associazioni a rotazione nominano un rappresentante e formano la commissione conciliatrice, che ha 20 giorni per proporre alle parti un accordo. Se queste accettano l’accordo la commissione redige un verbale di conciliazione che viene inviato alle parti e che, una volta sottoscritto, ha efficacia di accordo transattivo ai sensi degli articoli 1956 e seg. del Codice civile. Se la conciliazione non va a buon fine la commissione redige un verbale di mancata conciliazione e le parti restano libere di ricorrere ad altri strumenti di rivalsa e affidarsi al normale corso della giustizia.

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