L’ecologia entra in camera d’albergo

Sostenibilità –

Il turismo preme per hotel rispettosi dell’ecosistema. Il ministero dell’Ambiente risponde suggerendo nuove direzioni di risparmio

L'attenzione per l'ambiente cresce. E tocca ogni settore. Negli ultimi tempi abbiamo assistito a una vertiginosa escalation della soglia di preoccupazione: fino a due anni fa quasi nessuno si lamentava per le emissioni inquinanti o il riscaldamento globale, oggi ogni attività umana viene valutata in base all'impatto, reale o presunto, che ha sull'ambiente. L'accoglienza turistica non fa certo eccezione. Due anni fa aveva fatto notizia il Comune di Jesolo, il primo a dotarsi di una certificazione ambientale per attirare i turisti tedeschi, particolarmente sensibili alle istanze verdi.

L'hotel ecologico: il Nemo Next Hotel
Oggi si muove perfino il ministero dell'Ambiente con un progetto di hotel ultraecologico che prende in considerazione ogni momento dell'ospitalità, dal check in al check out. È un'idea ancora virtuale, a dir la verità, che si chiama Nemo Next Hotel ed è stata presentata a Host (il concept è stato studiato da Nemo Lab, www.nemolab.it). In sostanza tutto è pensato per ridurre le emissioni di anidride carbonica, a partire dal calcolo di quelle prodotte per raggiungere l'albergo in base alla lunghezza del viaggio e del mezzo di trasporto utilizzato. Appurato che per arrivare a destinazione l'ipotetico viaggiatore abbia prodotto 1.200 kg di CO2, gli vengono subito proposte dal concierge una serie di attività per compensare il suo impatto. Per esempio non utilizzare gli ascensori, secondo un programma di fitness che non prevede più palestra e pesi, ma qualche sana rampa di scale. A cena si potrebbero scegliere menu chilometrici, suddivisi non tanto per il loro contenuto calorico, quanto per la distanza percorsa dalle materie prime per raggiungere la tavola. Il progetto prevede menu a 12 km, a 33 km o a 99 km. E la stessa cosa si può fare per il vino, per cui è immaginata l'introduzione di una nuova denominazione Docc, a origine chilometrica controllata. Quest'idea si basa ovviamente sull'assunto che meno strada percorre un prodotto per raggiungere il luogo di consumo, meno inquinamento si produce. Alcuni suggerimenti del Nemo Next Hotel potrebbero essere applicabili fin da subito da un albergatore illuminato. Si può già pensare una stanza attrezzata con elettrodomestici che non possono essere messi in standby. Così come è possibile economizzare sulla lavanderia, riducendo i cambi di lenzuola.

La camera d'albergo sostenibile di Giacomini Concept
C'è chi ha anche pensato a disegnare un format di camera d'albergo attenta ai consumi energetici utilizzando arredi e tecnologie già esistenti e disponibili sul mercato. È il caso di Giacomini Concept (giacominiconcept.com), società che unisce le competenze di architetti e ingegneri nell'ideazione di un allestimento in linea con le direttive europee sulle prestazioni energetiche degli edifici. Il prototipo di camera è stato battezzato Low Energy Room e utilizza tutti i più moderni sistemi di edilizia e impiantistica per aumentare le prestazioni di isolamento termoacustico e risparmio energetico. Il riscaldamento, per esempio, è realizzato con pannelli radianti a parete o a soffitto, inseriti in separazioni in cartongesso che consentono di risparmiare sulle realizzazioni in muratura e garantiscono un ottimo comfort. L'illuminazione poi è affidata ai Led, anch'essi con consumi bassissimi ed è governata da un sistema domotico. Nel progetto è stata posta attenzione anche agli infissi, tutti con prestazioni elevate di isolamento termico e acustico, e ai sistemi di erogazione dell'acqua, con rubinetti provvisti di aeratori per ridurre gli sprechi fino al 50%.

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