In Italia le vacanze costano più care

Turismo –

Come negli anni ‘50 è agosto il mese preferito dagli Italiani per le ferie. Ma quest’estate il Bel Paese ha fatto i conti con le mete low cost

Mai prima d'ora si è parlato tanto di turismo, nel bene e nel male. Il prolungarsi di un'estate che sembrava non volesse finire e le immagini di spiagge affollate anche in ottobre hanno rafforzato l'immagine di paese del sole e del mare. Allo stesso tempo il flop del portale turistico nazionale (italia.it) ha rinverdito l'idea d'inefficienza che spesso si collega al nostro Paese.

In crescita il fatturato del turismo
Di turismo si è parlato per la presentazione di tre ricerche (di Gfk Marketing Services Italia, di Astoi e di AcNielsen), diverse per metodo e contenuti, ma identiche nell'obiettivo: tracciare il bilancio turistico dell'estate 2007 in Italia. Le evidenze sono interessanti, a partire dall'uniformità dei risultati. Le cifre parlano di un mercato in crescita a livello totale e di spesa pro capite. Secondo Astoi, il fatturato complessivo dell'estate 2007 ha segnato un +3,1% mentre il numero dei viaggiatori un +0,8%. Per Gfk la crescita è stata più bassa (+1,2%) ma positiva, visto che il 2006 aveva segnato un pesante -8,8%, e il fatturato estivo del settore è arrivato a 3.564 milioni di euro.
 
Prezzi in aumento in Italia
Se si va a guardare l'andamento per mese, la situazione si complica e la destagionalizzazione turistica sembra ancora un traguardo lontano. Agosto resta il mese principe per le ferie: qui concentra il 23% delle partenze, con +3%, contro una modesta crescita di giugno (+0,2%) e un certo calo di luglio (-1,6%). 
Le cacanze, insomma, sono state più concentrate ma soprattutto più care: la spesa turistica pro capite degli italiani, comprensiva di destinazioni nazionali ed estere, ha segnato infatti un +2,2%, per  un costo medio di 921 euro. Per quanto riguarda invece le vacanze nei confini nazionali, gli italiani sono stati costretti a spendere ben il 10% in più rispetto allo scorso anno (con una spesa media di 688 euro). Risultato: tra giugno e agosto la meta Italia ha fatturato +4% rispetto al 2006, pur accogliendo il 6% in meno di turisti (Gfk parla di -10%). In calo le località europee continentali: -2% i viaggiatori, -6,8% il fatturato, mentre le destinazioni extraeuropee hanno osservato un rincaro dei prezzi del 3%.

Bene le destinazioni low cost
A guadagnarci sono state i paesi che offrono il miglior rapporto qualità- prezzo e, nella maggior parte dei casi, che si affacciano sul Mediterraneo: l'Africa del Nord ha segnato +21,7%, mentre l'Europa meridionale un +5,3%. L'Egitto ha recuperato terreno, grazie soprattutto al Mar Rosso che ha intercettato un maggior numero di viaggiatori con buona capacità di spesa. Il cambio favorevole del dollaro ha trainato gli Usa e la Repubblica Dominicana, mentre l'aumento dei prezzi ha penalizzato la Croazia. Dalla scelta delle mete si intuisce che l'italiano medio in vacanza cerca il mare (+2,7% secondo Nielsen in agosto), mentre si è un po' disamorato della montagna (-3,2%). Le migliori performance Nielsen però le riscontra nelle località di lago, nei centri termali e negli agriturismi, che segnano un +2,6%.

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