Differenze tra affitto di azienda e locazione di immobile

Cassazione civile, sez. III, 6 maggio 1997, n. 3950

Ai fini della qualificazione di un contratto come affitto di azienda anziché come locazione di immobile ad uso commerciale, la circostanza che la licenza d'esercizio di attività commerciale sia stata rilasciata a soggetto diverso dall'effettivo esercente può (senza che a ciò sia d'ostacolo il carattere personale e la non cedibilità della licenza stessa) essere valorizzata dal giudice di merito come sicuro sintomo della preesistenza di un'azienda, quale complesso di beni organizzati a fini produttivi, senza che, inoltre, la configurabilità di un contratto di affitto di azienda sia condizionata dalla effettiva produttività di tali beni al momento della conclusione del contratto, essendone sufficiente la potenziale attitudine produttiva, quale prevista e considerata dalle parti contraenti, attitudine da valutarsi peraltro anche in relazione al luogo o alla particolarità del contesto ove si esercita l'impresa, e perciò non esclusa dalla circostanza che ai beni e servizi da essi offerti possa accedere solo una clientela determinata, costituendo per contro tale circostanza causa certa di produttività dell'attività commerciale. (Nella specie trattavasi di un bar interno, conferito in gestione ad un privato dal circolo ricreativo fra i dipendenti di un Ministero, in base ad un contratto qualificato dal giudice di merito - con sentenza confermata dalla S.C. - quale affitto di azienda).



Cassazione civile, sez. III, 6 maggio 1997, n. 3950


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