Barrette ai cereali, avanti tutta

Il comparto degli snack al cioccolato tiene e dà segnali di buona salute. A trainare le vendite le merendine funzionali sulla scia dei trend salutistici. Con ottime prospettive nel canale bar

Era in voga, qualche anno fa, il termine “snacking” usato dai più per indicare l’abitudine invalsa a destrutturare i pasti. Abitudine, per dirla tutta, più frequente nel resto d’Europa. Complice, oltre che la tradizionale maggior importanza dei pasti principali in Italia, una rete distributiva che all’estero favoriva maggiormente gli acquisti d’impulso, così importanti per la categoria snack. Si pensi ad esempio alla distribuzione attraverso i convenience store presso i distributori di carburante.
Ma le cose sono cambiate anche nel Bel Paese e l’abitudine a spezzare l’appetito con uno snack dolce è ormai in voga dal nord al sud dell’Italia. Che gli italiani siano diventati improvvisamente un popolo di golosi? Si direbbe di sì a giudicare dai risultati delle rilevazioni Nielsen. In particolare, a tenere bene in questi tempi di crisi sono gli snack al cioccolato (+0,8% nel canale bar diurni). «È bene precisare - puntualizza Valeria Miccolis, client service Nielsen - come l’andamento stabile sia possibile solo grazie alla crescita importante del segmento delle barrette ai cereali. Queste rappresentano il 5,5% di oltre 3 milioni di chilogrammi di snack al cioccolato veicolati dal canale impulso e cavalcano il trend salutistico degli ultimi anni. A riprova di questo, il segmento degli snack al cioccolato classici (ricoperti di cioccolato con ripieno di wafer, caramello, biscotto, nocciole...), invece, risulta in calo».
Concentriamoci, per una volta, sulle buone notizie, e in particolare sull’andamento positivo delle barrette ai cereali, che nell’anno terminante a maggio 2011 hanno messo a segno un incremento del 18,8% nel solo canale impulso (bar diurni e tabacchi).

L’importanza dei bar

Il bar diventa quindi un canale nevralgico per il comparto e, lo sarà ancor più in futuro a condizione che tutti, gestori e aziende, sappiano cogliere i cambiamenti in atto. A dirla tutta l’industria ha già dato prova di voler ampliare la rete distributiva puntando decisamente sul bar con prodotti dedicati sia in termini di formato sia in termini di gusto (a pagina 102 trovate un’ampia rassegna di novità). Rimane ai gestori saper cavalcare l’onda, proponendo al meglio i prodotti attraverso criteri di category management, sfruttando il merchadising messo a disposizione dalle aziende ecc.

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