Asporto, libri e wi-fi per fidelizzare

Nuove formule –

I giovani imprenditori di Coffee Move puntano a una clientela globetrotter, con un’offerta che spazia dal classico espresso al caffè filtro. Ricca serie di servizi accessori

La Milano delle mille opportunità, dinamica e aperta al nuovo, è a soli trenta chilometri, ma è a Lodi che Mattia Paparella, Antonio Ferrara e Andrea Bignami, età media 25 anni, hanno deciso di aprire il Coffee Move. Una sfida che sfiora i centomila euro, un investimento di cui i tre prevedono un tempo di rientro di circa due anni. A ispirarli sono state le diverse esperienze di soggiorno e di lavoro all'estero, soprattutto nei locali di Amsterdam e Berlino, dove il caffè al tavolo affianca quello da asporto e la tazzina fiancheggia la tazza mug o il bicchiere termico da 200 ml e più. Così a pochi passi da Porta Cremona e dal centro storico della città, il Coffee Move unisce il rito italiano del caffè all'avanguardia d'oltrefrontiera. Segno che un prodotto come l'espresso “non funziona più” e deve fare posto a qualcosa d'altro?

Dove espresso e americano convivono

Assolutamente no: se realizzato e servito con criterio mantiene il suo ruolo di protagonista al bar, ma è pur vero che non ci si può dimenticare del nostro mondo globalizzato, di una gioventù sempre più in movimento e ricettiva nei confronti del nuovo, come il caffè filtro, che chiunque va oltrefrontiera ben conosce, e di nuovi modi di vivere il bar; nella metropoli come in centri minori. Anzi, i due prodotti non sono tra loro antagonisti, né vedono scelte a priori, ma presiedono a differenti momenti e modalità di fruizione del caffè, con passaggi dall'uno all'altro soprattutto in base al tempo disponibile, e concorrono ad aumentare il fatturato del locale. Ne abbiamo conferma appena varcata la soglia del Coffee Move: al banco bar, l'amante dell'espresso e del cappuccino trova la classica occasione per una consumazione rapida, con dolci e croissant. Non c'è un menu esposto, quindi è solo sedendosi per una consumazione al tavolo o grazie alle indicazioni di chi opera alla macchina espresso - spesso troppo impegnato - che si possono scoprire le numerose specialità a base di caffè, dal Marocchino all'Irish Coffee, al caffè corretto con un goccio di vino rosso, al “cappuccino speciale”, la cui composizione varia in base all'estro del momento del barista: può essere decorato o rifinito con spezie come la cannella, sovrastato da panna o accompagnato da un cioccolatino “a rischio e pericolo” di chi lo ordina: una “sfida” che piace. La miscela scelta è illy, un 100% arabica che con il suo gusto rotondo e privo di aggressività soddisfa il gusto del consumatore del nord, che ama un espresso più dolce, e ben si presta alla preparazione del caffè all'americana. Per realizzare le due specialità è sufficiente variare la macinatura: più fine per l'espresso, più grossa per l'americano.

Favorire soste dai ritmi più lenti

Superato il banco bar, ci si trova in una seconda sala dedicata al food. A tutte le ore è possibile ordinare una crêpe, un toast, un panino o un frullato; frutta, verdura e salumi sono selezionati con criteri di genuinità e a chilometri zero. Attigui ai locali di servizio ci sono un'ampia sala con tavoli e sedie, una più piccola con salottino e un piccolo dehors: in tutto sessanta posti. Qui è possibile fermarsi per leggere, lavorare, navigare su Internet. Offrire l'opportunità di sedersi, fruire della connessione gratuita wi-fi senza sovrapprezzi o limiti di tempo è un'opportunità per il bar, che porta clientela soprattutto negli orari in cui tradizionalmente il locale si svuota, come la mattinata e il pomeriggio. In queste soste dai ritmi più lenti la consumazione si fa più “lunga” e sostanziosa, e lo scontrino aumenta.
Protagonista di questi momenti è caffè all'americana, accompagnato da dolci quali cheesecake, gelato con cioccolata e panna, pane burro e marmellata e pane burro e zucchero. Gradite anche le preparazioni a base di latte, che di nuovo offrono un salto nel passato con la tazza di latte al cacao, latte e biscotti, fino allo zabaione della nonna, preparato espresso. E per chi vuole portarsi il gusto del caffè filtro sul lavoro, a casa o con sé, passeggiando, è disponibile il take away: servito in bicchieri termici in cartone a doppio strato, il prodotto si mantiene caldo per 40 minuti circa. Di più: concluso il rodaggio (il locale è stato aperto il 19 gennaio), con l'arrivo della stagione calda è allo studio la realizzazione di un servizio di delivery per le aziende circostanti. E altri progetti sono in cantiere. Per esempio, un servizio itinerante di colazioni e aperitivi: a tappe di due ore, in diverse parti della città, attraverso un tour sempre diverso, farà la sua comparsa la struttura semovente di Coffee Move, per offrire inattese occasioni di gusto e di svago. È un'ulteriore proposta che, se bene impostata, in location con un grande passaggio di persone, può offrire interessanti opportunità di move-business.

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