Ampliare gli orizzonti

Locali –

Il NuMa di Bologna, l’ex Ruvido, punta a sinergie e collaborazioni inedite per allargare i confini della propria offerta oltre quelli “tipici” da discoteca

L'ambientazione è fortemente industriale, prima periferia bolognese: uno spazio ampio, che all'esterno appare come un magazzino celato tra gli ambienti della fiera, una zona lontana dai luoghi dell'intrattenimento. Basta entrare per essere proiettati in un ambiente su diversi livelli, una grande pista centrale perfettamente attrezzata non solo per la danza, ma anche per i concerti dal vivo (che infatti non mancano, dal jazz funk degli inglesi Incognito alle ballate d'autore di Luca Carboni), un'area ristorante che si affaccia proprio sulla pista. Molto metallo e superfici lucide, a sottolineare ancora di più una dimensione urbana che ricorda molto i 'warehouse', i depositi che hanno fatto la storia della dance music, a New York come a Chicago. In Italia è raro trovare luoghi simili: il NuMa Club di Bologna è uno di questi.
Il locale è la nuova veste del Ruvido, il club che, prima nella sede originale a ridosso dei colli e poi qui, ha provato a far fruire il teatro in discoteca, rivolgendosi a un pubblico più adulto di quello abitualmente legato ai ritmi da ballare. Il NuMa è la sua ultima (con)versione: il nome evoca il club per eccellenza della vita notturna bolognese, il Matis, il posto che, con i suoi lunedì, ha portato per decenni in Italia tutta la migliore dance music mondiale, facendo diventare Bologna il riferimento obbligato per quel genere musicale.
NuMa come Nuovo Matis: così ha voluto chiamare il locale Gianluca Tantini, l'imprenditore che ha “inventato” il Matis e che oggi è il consulente artistico del locale, costruito attorno a un'offerta di eventi in grado di far vivere il locale anche al di là delle sere dei fine settimana. Una strategia unica, che prova a rispondere con la diversificazione degli orari e delle offerte alle attuali difficoltà delle discoteche.

Sinergie a tutto campo

La strada è quella di allacciare collaborazioni con più realtà possibili, anche molto diverse tra loro: come la vicina Fiera, con la quale il NuMa ha realizzato una partnership in occasione della manifestazione University dedicata all'orientamento universitario. All'interno del club è stato allestito un punto informazione, dove i giovani frequentatori dell'iniziativa potevano trovare tutto il materiale sull'appuntamento; la discoteca ha aperto alle 17 e proseguito sino a tarda serata con spettacoli dal vivo e performance di arte contemporanea.
Insolito anche l'incontro, organizzato in dicembre, su un tema molto delicato, specie per i gestori dei club: la sicurezza stradale. Porte aperte dalle 21, per una festa preceduta da un dibattito sul tema della prevenzione degli incidenti nelle ore notturne con rappresentanti della Polizia Stradale, giornalisti e gestori di celebri club italiani.

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