Fontanafredda punta sulla sostenibilità

Aziende –

Il progetto della casa di Alba prevede la riduzione del 60% dei trattamenti antiparassitari

Era chiaro a tutti che l'ingresso di Oscar Farinetti (l'inventore di Eataly) come azionista di Fontanafredda non sarebbe stato un semplice investimento finanziario. L'operazione perfezionata alla fine di giugno dell'anno scorso per 90 milioni di euro ha creato una nuova compagine azionaria composta dal preesistente Monte dei Paschi con il 36%, da Farinetti e dal suo braccio destro Luca Baffigo, entrambi con il 32% e nominati amministratori delegati. Dopo poco più di sei mesi Farinetti ha reso noto le novità di una vera e propria rivoluzione dolce per l'azienda che ha festeggiato i 130 anni l'anno scorso e che ha sempre avuto nel rispetto per l'ambiente un punto di forza. Proprio da questa considerazione e per il fatto che all'interno dei 122 ettari di proprietà vi è un bosco di 13 ettari, l'azienda è in grado di smaltire più anidride carbonica di quanto ne produca. È la premessa indispensabile per l'avvio di un progetto di ecosostenibilità - la Riserva bionaturale - dal vigneto alla bottiglia, che prevede fin da ora la riduzione del 60% dei trattamenti antiparassitari, un impiego di solfiti in cantina inferiore al 50% della concentrazione massima consentita e l'adozione di packaging riciclabile e biodegradabile e di bottiglie con vetro per l'85% riciclato.
Sono nati così i Volumi bollati, i tre nuovi formati da mezzo litro, da un litro e da un litro e mezzo, adatti per il pasto di due, quattro o sei persone, in linea con le norme che regolano il consumo di alcol da parte di chi guida.

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