Fipe vede la ripresa nel fuori casa

Quella appena trascorsa è stata una buona estate per il settore del fuori casa. A dirlo sono i numeri dell’Osservatorio sui prezzi della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) che lanciano segnali incoraggianti anche per il futuro, evidenziando una tendenza alla ripresa dell’economia che, sebbene non abbia ancora assunto dimensioni sostenute, appare meno fragile rispetto a qualche mese fa.

Il bel tempo ha ridato slancio a tutto il comparto turistico, del quale la ristorazione si conferma un pilastro fondamentale, considerando che il fuori casa costituisce circa il 34% del totale del mercato dei consumi alimentari (dati 2014), con un trend in crescita costante, seppur moderata.

In linea generale, lo scenario delineato dall’Ufficio Studi della Fipe mostra una leggera crescita dei prezzi dei beni e dei servizi turistici, la cui variazione tendenziale passa dall’1% di luglio all’1,2% di agosto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (incremento determinato in particolare dall’aumento dei listini dei servizi di alloggio che rispetto al 2014 sono saliti del 2,8%).

Guardando nello specifico agli esercizi pubblici, i prezzi dei servizi di ristorazione commerciale (bar, ristoranti, pizzerie) ad agosto hanno fatto registrare una variazione dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,1% rispetto allo stesso mese di un anno fa, sostanzialmente in linea con l’inflazione acquisita per l’anno in corso che si attesta sull’1%. A livello generale i prezzi al consumo crescono dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia ad agosto 2014.

Infografica Osservatorio Prezzi Fipe_22.09.15

I maggiori incrementi hanno riguardato i prezzi delle gelaterie, con un +2,3% per il gelato artigianale e +2,2% per il gelato confezionato, mentre l’andamento si è mantenuto in linea con il trend generale per ciò che riguarda i fast food (+1,4%), e quasi insignificanti sono stati gli aumenti per ristoranti e pizzerie, rispettivamente +0,9% e +0,8%.

Per quanto riguarda le principali categorie merceologiche, a crescere di più sono i prezzi di snack (+1,6%), seguiti dagli aperitivi (+1,5%), birra (+1,4%), cornetteria e pasticceria (+1,3%), caffetteria (+1,2%), e bevande alcoliche (+1,1%).

Anche per il futuro, le prospettive dello studio Fipe vedono rosa: ci si attende un incremento dei consumi alimentari nel fuoricasa di circa l’1%, accompagnato da una ripresa dell’occupazione stimata intorno all’1,1%, con una variazione dei prezzi di circa l’1,3% rispetto al 2014.

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