Fieri di essere italiani

Pizzaioli, latin lover, festaioli incalliti, gesticolatori. Sono le etichette che ci appiccicano quando andiamo all’estero. Ora, a rilanciare il made in Italy e la nostra immagine c’è lo spot di Leo Burnett promosso dal ministero per lo Sviluppo Economico in occasione di Expo 2015. L’invito è a non fermarsi ai luoghi comuni sull’Italia, ma ad andare oltre e scoprire quanta eccellenza il Belpaese abbia da vendere.

Così, leader nella costruzione di infrastrutture con oltre 1.000 siti in 90 Paesi, l’Italia è il secondo esportatore europeo nel settore della meccanica e dell’automazione per un valore di 100 miliardi di euro. E ancora: evadiamo il 40% degli ordini mondiali per la produzione di yacht ultralusso e siamo il Paese con il maggior numero di siti patrimonio dell’Unesco (ben 50).

Il video si chiude con lo spot: “Italy. The Extraordinary Commonplace”. Come a dire che i pochi settori mostrati sono solo una parte di un Paese a qualità totale.

Anche noi di Bargiornale abbiamo voluto imbarcarci in un’impresa simile sfatando pregiudizi e falsi miti sul bar italiano. Lo abbiamo fatto nei mesi scorsi attraverso Baritalia, il nostro laboratorio itinerante dedicato ai cocktail e stuzzichini italiani di cui, tappa dopo tappa, vi abbiamo dato ampio e dettagliato resoconto.

I barman coinvolti (in quattro tappe sono saliti in pedana 63 campioni) hanno dimostrato doti di oratori dalla fine psicologia, conoscenza approfondita degli ingredienti e delle nostre tradizioni e perfetta padronanza delle tecniche di miscelazione. Il frutto del loro lavoro lo trovate nella carta dei cocktail che alleghiamo a questo numero. Trentasei mix che rappresentano il perfetto stile italiano, o meglio la migliore italianità.

La carta, in italiano e in inglese, è un invito a servire i cocktail di Baritalia ai clienti che nei sei mesi di Expo 2015 visiteranno l’Italia, per dare prova del nostro saper fare. Da qui lo strillo in copertina, “bevi italiano”,  tutt’altro che un messaggio autarchico di antica memoria. Non a caso la carta è suddivisa in sezioni che si ispirano a grandi classici della cinematografia italiana, capolavori che hanno reso celebre l’Italia nel mondo. Perché, per una volta almeno, siamo italiani e siamo fieri di esserlo. 

Un ultima nota: per ciascun cocktail riportiamo l’autore. A futura memoria, affinché la paternità italiana non sia mai messa in discussione.

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