Cuochi in erba nel ristorante affittato

Idee –

Il titolare di Villa del Molino Dulcamara mette a disposizione i suoi spazi per appassionati di cucina che sognano di gestire un locale

Una buona idea per far marciare il ristorante anche nel giorno di chiusura? Quella di Tommaso Colombini, titolare di Villa del Molino Dulcamara a Cercina (Fi), che un paio d'anni fa ha avuto un'intuizione: affittare il ristorante agli appassionati di cucina che sognano di gestire un locale. La formula, battezzata “uso di cucina” (usodicucina.it), consiste nel mettere a disposizione del cliente la sala, il giardino, la cucina, le attrezzature e, su richiesta, anche il personale di sala e uno chef-tutor. Il tutto per eventi su invito: dettaglio importante per evitare i vincoli sanitari, amministrativi e giuridici legati alla gestione di un'attività aperta al pubblico.

L'iniziativa si è sviluppata, non solo con i privati (le cui richieste coprono una media di quattro giorni la settimana). Spiega Colombini: «Ricevo richieste anche da patron che hanno necessità di affittare uno spazio per organizzare un banchetto, senza bloccare l'attività del ristorante. Così come sta prendendo piede l'attività di “team building”: un'azienda affitta il locale e porta i suoi dipendenti a lavorare in squadra, in sala e in cucina, iniziativa utile per compattare il team e far emergere le problematiche di gruppo».
Le variabili per l'affitto sono il periodo, il giorno della settimana, il numero di ospiti e parte da 420 euro al giorno; con il cliente va stilato un contratto d'affitto, in cui siano comprese delle clausole che tutelino il gestore in caso di danni.

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