San Cayetano, dalla Colombia il nuovo caffè certificato CSC

Proviene dal dipartimento di Antioquia nell’area di Medellin. In tazza presenta un’acidità elegante e bilanciata dalla dolcezza, al contrario dei caffè colombiani, per lo più caratterizzati da una spiccata nota acida.

Il San Cayetano selezionato da CSC cresce 1500 e 1850 metri lungo i pendii della Cordigliera delle Ande.
La raccolta è effettuata esclusivamente con il picking.

In bocca offre un’acidità elegante e bilanciata dalla dolcezza, con sentori di mora, melagrana e cioccolato al latte, unita a un buon corpo: è il San Cayetano, un arabica colombiano proveniente dal dipartimento Antioquia, nell’area di Medellin, l’ultima origine certificata da CSC – Caffè Speciali Certificati. Lo produce l’omonima farm di proprietà della famiglia Ospina, da cinque generazioni dedita alla coltivazione del caffè: facendo tesoro dell’esperienza di Don Mariano Ospina Rodriguez, che nel 1835 ha individuato nella provincia di Antioquia un’area ideale per la produzione di caffè, nel 1910 Tullio Ospina avvia la coltura nella farm San Cayetano, dove i terreni vulcanici, la ricchezza delle acque e il clima offrono le condizioni migliori per la coltivazione di un prodotto di qualità. In questa regione, infatti, il clima umido con piogge regolari consente di effettuare due raccolti distinti: il principale (80%) tra ottobre e dicembre e il rimanente (20%) tra marzo e giugno, realizzati interamente a mano. Questo caffè cresce lungo i pendii della Cordigliera delle Ande, tra 1500 e 1850 metri slm; lo compongono le varietà Castillo (95%) e Caturra (5%) ed è lavato e asciugato al sole. «Da tempo cercavamo un caffè colombiano che potesse dare in tazza un gusto bilanciato e un buon corpo - afferma Enrico Romano, titolare di C.B.C. e responsabile dei caffè di questa area per CSC -. Fino a pochi anni fa il commercio del caffè era pressoché monopolio della Federación Nacional de Cafeteros, la Federazione nazionale dei coltivatori di caffè della Colombia, considerata la più grande ONG del mondo, che ha promosso il caffè colombiano senza tuttavia dare spazio alle particolarità delle singole piantagioni. Da quando c’è stata la liberalizzazione del commercio abbiamo preso contatto con alcuni produttori, concentrandoci su San Cayetano, che ci ha permesso di sviluppare il prodotto migliore». Per ottenere il bilanciamento desiderato con l’estrazione espresso si è lavorato sulla fermentazione, che ha ridotto l’acidità. Ripetuti controlli hanno permesso al San Cayetano di ottenere il bollino numerato anticontraffazione che i caffè CSC riportano sulla confezione: un marchio di qualità da ricercare e offrire con orgoglio.

Ripetuti controlli hanno permesso al San Cayetano di ottenere il bollino CSC.

I torrefattori che vogliono avere la certezza di approvvigionarsi di un prodotto di qualità superiore, possono associarsi a CSC, che non acquista direttamente, ma organizza ed effettua i controlli necessari per garantire i migliori caffè, mettendoli a disposizione degli associati. Quando ne viene acquistata una partita, i suoi assaggiatori la confrontano con il campione testato in precedenza: se le sue caratteristiche sono in linea con il prodotto di riferimento, può ricevere la certificazione di caffè speciale certificato, dunque il bollino. È la garanzia che in quelle confezioni ci sono prodotti con una storia: un importante strumento di vendita per il barista e un piacere in più per il cliente. Le torrefazioni che aderiscono a CSC sono  Barbera 1870 – Messina; Blaser Café – Berna (CH); Caffè Agust Brescia; Mondicaffè C.T.&M. – Roma; DiniCaffè – Firenze; Goppion Caffè – Preganziol (TV); Le Piantagioni del Caffè – Livorno; Musetti Caffè – Pontenure (PC).

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