La Grande Mela affascina i baristi del Coffee Trip di Sca Italy

Dopo Berlino, Amsterdam e Londra 12 baristi e coffee lovers hanno preso parte al viaggio di formazione organizzato da Sca Italy, svoltosi a New York.

Visita a una delle tre location di Stumptown Coffee Roasters di New York.

Come ogni anno SCA Italy ha organizzato un viaggio di formazione con l’obiettivo di includere soci e non a partecipare, fornendo nuovi spunti e idee, per creare rete facendo vivere ai partecipanti un’esperienza ad alto livello professionale. Quello da poco concluso si è articolato in cinque giorni intensi fatti di visite, percorsi sensoriali e training alla scoperta delle migliori roastery e coffee shop di New York. «Dopo tre tour in Europa, a Londra, Berlino ed Amsterdam, ho pensato fosse giunto il momento di calarsi in un contesto nuovo – afferma che Davide Cobelli, responsabile Education Sca Italy e del progetto City Coffee Trip -. In realtà erano stati alcuni dei partecipanti a chiederlo. Avevo molti dubbi, legati alla notevole distanza della nuova location, con conseguenti difficoltà di realizzazione di un insieme soddisfacente e organico, nonché a un costo più elevato rispetto agli scorsi anni, ma la risposta è stata entusiasta”. A livello professionale la Metropoli si presenta matura, al pari di Londra. La particolarità qui è che difficilmente si trova un singolo locale, mentre prevalgono le catene, alle quali, rimanendo nel mondo specialty, fanno capo pochi punti vendita, spesso nella stessa città.

Hanno partecipato Sergio Zenelli, Roberto Pedone, Alessandro Pavan, Antonio Monopoli, Linda Bertolini, Giulia Giovon, Andrea Giulia Gagnin, Renata Zanon, Nicola Longo, Maurizio Valli, Tommaso Baffari e Vincenzo Pieretti. Il primo giorno i 12 baristi e coffee lover hanno visitato il New York Coffee Festival: la manifestazione rappresenta un importante momento culturale in cui innovazione, creatività ed esperienza si incontrano, tra il momento espositivo e più di 100 esibizioni live. I tre giorni successivi c sono stati momenti di confronto e di degustazione in locali come il Taylor's St Baristas Manhattan, Stumptown Coffee Roasters, Grumpy coffee e Intelligentsia. passeggiando tra i grattacieli di Manhattan. L’ultimo giorno i ragazzi hanno potuto fare formazione con i moduli Sensory e Roasting del Coffee Skills Program presso la Sanremo Coffee Machines Venue, sede della ditta negli USA a pochi passi da New York.

I baristi italiani all'ingresso del New York Coffee Festival.

Tutti i partecipanti al viaggio sono rimasti entusiasti per aver appreso nuove conoscenze e messo a confronto le loro competenze con i colleghi americani, ma anche per avere fatto squadra tra di loro: un legame che certamente continuerà nel tempo. Cosa abbiamo da imparare dai locali newyorchesi? “Indubbiamente oltre oceano la realtà del caffè è matura – riprende Cobelli -: chi lavora e buona parte della clientela sa esattamente cos’è uno specialty e lo serve al meglio. Manca il customer service, la comunicazione, la capacità di fare sentire a proprio agio il cliente, che non viene considerato come ci si aspetterebbe in un coffee shop. La qualità dei caffè è alta, ma posso affermare che in Italia abbiamo delle eccellenze tra i torrefattori e spesso non abbiamo nulla da invidiare in quanto a materia prima. Abbiamo invece molto da imparare in quanto a metodo di lavoro, il fare business; da questo punto di vista sanno esattamente quello che fanno, hanno un metodo; nelle aziende si studia, i compiti sono suddivisi in modo chiaro e la formazione gestionale di base si “tocca”. Difficilmente si apre un locale a caso, e i risultati si vedono”.

Grazie a una troupe di Rational Feelings, che ha seguito il percorso durante tutto il viaggio, sono state realizzate foto e video che verranno proiettati durante il prossimo Sigep 2019. Sul palco dei Campionati SCA saliranno tutti i partecipanti al #CityCoffeeTrip2018 per rivivere assieme quei momenti.

Semplicemente indimenticabile.
Furgone Intelligentsia
Sanremo Coffee Machines Venue
Formazione

 

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