La Cimbali Pitagora tra l’eccellenza del design in Triennale

All’interno della mostra dedicata al designer Achille Castiglioni, c’è un pezzo di storia della macchina per espresso che nel 1962 ha meritato il Compasso d’Oro e ancora si distingue per la grande attualità.

La Cimbali - Pitagora
Innovativa e funzionale, la macchina espresso Pitagora ha meritato il premio Compasso d'Oro nel 1962.

In occasione del centenario dalla nascita, la Triennale di Milano ha dedicato ad Achille Castiglioni, uno dei più importanti designer italiani, una mostra monografica che rimarrà aperta fino al 20 gennaio 2019. Ne emerge l’immagine di uno dei padri fondatori della professione e del sistema del design nel nostro Paese con un approccio asciutto, semplice, in grado di attingere al quotidiano per trasformarlo in altro, con particolare attenzione al rapporto tra forma e funzione.

E' l'epoca dei viaggi nello spazio, dei nuovi materiali, del boom degli elettrodomestici. La macchina espresso Pitagora è presente con il suo forte contenuto innovativo.

Al suo interno si trova anche un pezzo di storia delle macchine espresso qual è la Cimbali Pitagora, disegnata dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1962 ed oggi tra i pezzi più importanti del Mumac. Il suo design moderno dalle linee essenziali e pulite uniti a una grande funzionalità le fecero meritare il Compasso d’Oro, il più antico e autorevole premio di design al mondo. Difficilmente forma e funzionalità riescono a trovare un così grande accordo. Ed è interessante verificare come numerose delle intuizioni che trovano applicazione nella Pitagora siano più che mai attuali e fondamentali per la realizzazione di una macchina espresso, come emerge dalle motivazioni del Premio: «La macchina modello Pitagora testimonia di un cosciente sforzo di razionalizzazione e di semplificazione nell’impiego e nella manutenzione dello strumento insieme all’utilizzo di un materiale nuovo in questo campo specifico per la carrozzeria di rivestimento (l’uso per la prima volta dell’acciaio inox insieme al ferro verniciato, del colore e della serigrafia sono caratteristiche distintive della macchina, ndr). L’oggetto si presenta pertanto inedito sia per la metodologia costruttiva sia per l’incassamento totale del piano di lavoro e del piano porta tazze in continuità con la carrozzeria».

Tra le note descrittive e tecniche spicca la particolare attenzione svolta al rapporto uomo-macchina nella ricerca della funzionalità dell’apparecchiatura, in cui «le parti principali che rivestono i meccanismi sono smontabili con facilità per ispezioni o manutenzione; la carrozzeria stessa è ribaltabile completamente oppure asportabile. In qualsiasi momento si può accedere alle parti funzionanti della macchina senza arrestare il lavoro (i meccanici che eseguono la manutenzione si trovano spesso a dovere intervenire in orario di lavoro del bar). La bacinella di pre-riscaldamento è stata anch’essa incorporata nella macchina, ottenendo un rendimento termico maggiore e soprattutto sottraendo il deposito di tazze dalla vista del pubblico… Particolare difficoltà ha presentato l’eliminazione di tutte le viti di fissaggio, specialmente nella parte posteriore; ciò ha talora imposto il fissaggio a pressione, d’altronde utile ai fini di un rapido smontaggio».

La "micro" da casa disegnata da Achille Castiglioni.

Accanto alla Pitagora, nella mostra allestita alla Triennale si trova anche il prototipo di una caffettiera domestica mai andata in produzione, che nella lettera che accompagna il disegno preliminare del 1961 viene definita una “nuova macchina da caffè tipo Micro”: è la Cimbalina, l’unico oggetto del suo genere disegnato da Castiglioni.

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