Io bevo caffè di qualità porta i sapori del Perù a Milano

In piazza Mercanti, l’evento itinerante dedicato al caffè di qualità propone in degustazione i migliori caffè peruviani coltivati secondo i principi del recupero e della biodiversità.

In alcune regioni del Perù sono già numerose le cooperative caffeicole che stanno attuando dei progetti di sostenibilità rivolti ai produttori.
La locandina dell'edizione milanese di Io bevo caffè di qualità dedicata ai caffè del Perù.

Un nuovo appuntamento per Io bevo caffè di qualità: il format di degustazione dedicato alla cultura del caffè specialty promosso dall’associazione Umami Area, arriva a Milano dal 19 al 21 maggio presso Palazzo dei Giureconsulti in Piazza dei Mercanti con un’edizione interamente dedicata ai caffè del Perù. I responsabili dell’Associazione l’hanno visitato recentemente in un viaggio promosso da Ocex Milano, l’ufficio economico-commerciale dell’Ambasciata del Perù che promuove questo evento, per comprendere le condizioni di lavoro nelle farm.

«Dal 20 al 28 settembre 2017 abbiamo vissuto un’entusiasmante avventura – racconta Francesca Surano, project manager di Umami Area – che ha permesso all’Associazione di entrare in contatto con i piccoli coltivatori di caffè al fine di poter avviare un progetto di sostegno e sviluppo nel Perù. Il viaggio ha permesso di scoprire un Paese meraviglioso dal punto di vista umano e paesaggistico che ha inoltre superato ogni aspettativa riguardo la qualità dei caffè assaggiati».

I responsabili di Umami Area hanno visitato alcune aree del Perù in cui si sta avviando un progetto di sviluppo a favore dei coltivatori di caffè.

Nelle diverse regioni del Paese sono già numerose le cooperative caffeicole che stanno attuando dei progetti di sostenibilità rivolti ai produttori, in particolare per combattere il flagello della roya, un fungo noto come “ruggine del caffè” che ricopre le foglie fino a provocare la morte della pianta. Uno degli aiuti maggiori deriva dalla cooperativa Aicasa di Quillabamba che offre assistenza tecnica ai produttori della zona per aiutarli a lavorare secondo alti standard qualitativi, fornendo loro anche assistenza sanitaria, educazione alimentare e formazione per migliorare la produzione in campo e di conseguenza le loro condizioni di vita. In quest’area la municipalità sostiene i produttori aiutandoli a sostituire le piante malate con altre della stessa varietà botanica. L’esperimento, finalizzato a mantenere l’autenticità del prodotto tipico del territorio, sta dando buoni risultati, confermando il potenziale del caffè di queste terre.

Durante le tre giornate si possono degustare la monorigine Perù Alto Palomar prodotta dalla Cooperativa Agraria Cafetelera Ecologica (Cace) Alto Palomar secondo i principi del recupero della biodiversità e della conservazione dell’ecosistema forestale. Nel pomeriggio del 20 maggio alle ore 15:00 si tiene inoltre una sessione di degustazioni di caffè del Perù selezionati da Imperator, azienda triestina importatrice di caffè verde.

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