Il percorso interattivo del nuovo museo di Omkafé

Si presenta con una veste totalmente rinnovata il museo della Torrefazione di Arco - Trento, che propone un viaggio a tutto tondo sul mondo del caffè, con un piacevole gioco di domande e risposte.

Si presenta completamente rinnovato il museo della torrefazione trentina Omkafé.
Una passerella unisce la parte espositiva a una vista della realtà produttiva di Omkafé.

Un percorso per scoprire il cammino del caffè dalla pianta alla tazzina, scoprendo fascino e cultura che danno valore aggiunto a un prodotto che merita più attenzione e rispetto da parte di operatori  e consumatori, ma anche un cammino attraverso la storia aziendale, i suoi prodotti, le sue confezioni e l’evoluzione della comunicazione nel tempo: tutto questo si trova nel nuovo museo di Omkafé. Un primo percorso espositivo venne inaugurato nel 2009 all’interno della moderna struttura della Torrefazione di Arco (Trento) e da allora ha ospitato numerosi visitatori italiani e stranieri. Oggi si presenta con una veste totalmente rinnovata che, come sottolinea Lorenzo Martinelli, uno dei titolari e direttore di Omkafé, «permette di ammirare il mondo del caffè e di comprendere come qui viene interpretato. Inoltre propone un luogo interattivo in cui il visitatore può comprendere le diverse sfaccettature di questo prodotto in un modo innovativo e piacevole».

Il rarissimo volume De Plantis Aegypti di Prospero Alpini, scritto intorno alla metà del 16° secolo.

A curare il nuovo allestimento è stato l’architetto Andrea Miserocchi che ha realizzato un percorso nel quale il visitatore può interagire, mettendo alla prova le proprie conoscenze rispondendo a un gioco di domande e risposte sul caffè, grazie al quale può apprendere molte nozioni interessanti. Si spazia dalle zone di origine alla descrizione di oltre duecento caffè provenienti da tutto il mondo, selezionati dagli assaggiatori aziendali, dalle tecniche di tostatura alla storia dei metodi di estrazione, con numerosi strumenti e macchine espresso d’epoca. Si ha poi la possibilità di vedere le diverse fasi della produzione grazie a una passerella che corre sopra l’innovativo impianto di produzione. E’ particolarmente curata anche la biblioteca con numerosi volumi dedicati al caffè, tra i quali c’è un pezzo assolutamente raro (sono quattro le copie al mondo): è il De Plantis Aegypti di Prospero Alpini, scritto intorno alla metà del 16° secolo: in esso, tra gli esemplari di interesse farmacologico, si descrive per la prima volta il caffè.

Gli orari di apertura al pubblico del museo sono dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 14,30 alle 18,00 dal lunedì al venerdi; dalle 8,00 alle 12,00 il sabato.

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