In via Cornalia in zona Isola, ha da poco aperto una nuova caffetteria-pasticceria: il Cabaret Milano. Il proprietario, Gilberto Stucchi, proviene dal mondo della panetteria e ha gestito con i genitori di uno dei primi locali con formula pane & caffè di Milano. Il locale è molto ampio, con quattro vetrine e numerosi posti a sedere. L’offerta di pasticceria caratterizzata da numerose monoporzioni e mignon, fa bella mostra di sé nella vetrina accanto al banco bar, mentre croissant, crostatine e dolci per la colazione sono contenuti in un’apposita vetrinetta. È un locale che nell’arco della giornata muta per offerta e utenza. La mattina si prende il via con la colazione tra caffè e croissant appena sfornati, passando per il pranzo con una buona proposta di piatti e focacce integrali fatte in casa accompagnate da affettati, tartare e salmone. La sera, nell’after dinner la clientela, che durante il giorno, fino al pre dinner, è stata per lo più locale o di chi lavora nei tanti uffici della zona, vede arrivare molte persone dalla città e dall’hinterland. Il venerdì e il sabato è previsto il dj set con musica fino all’una di notte. «Ho vissuto cinque anni all’estero e quando sono tornato un anno e mezzo fa, ho deciso di aprire un locale innovativo, in cui lavorano dei professionisti qualificati per ogni settore e che cambia nell’arco della giornata; voglio dare un’impronta nuova anche alla pasticceria, con musica dal vivo anche la domenica mattina», afferma Gilberto Stucchi. Al banco bar si incontrano due esperti degli specialty coffee.
Rita Saiu ha lavorato quattro anni in Inghilterra prima di tornare in Italia presso alcuni locali milanesi. Prima di lasciare la postazione, finito il turno pulisce nel dettaglio la macchina espresso Strada, «Offriamo la miscela fatta per noi da Coffee Hat tostata dalla Torrefazione Griso a 1,10 euro; per gli specialty facciamo solo etrazioni in double shot, a 2,80: riteniamo che solo nell’estrazione doppia ci siano la ricchezza aromatica e l’equilibrio di sapori che caratterizza questi caffè pregiati» – afferma. L’impegno per spiegare le coordinate di caffè di qualità e la varietà di proposte che ruota attorno al chicco è notevole.
«La clientela italiana per lo più non ha tempo: chiede un espresso da consumare rapidamente ed esce – afferma Mattia Barbano, che ha imparato a lavorare con gli specialty coffee con Brent Jopson, titolare di Orsonero Coffee -. Piano piano cercheremo di fare comprendere che ci sono diversi tipi di caffè e di estrazioni. Sul bancone c’è sempre una “keep cup”, con cui anche chi ha fretta può acquistare un caffè filtro e “scappare” al lavoro, con la bevanda ben calda, da gustare a lungo». Ha anche della cascara dal Costarica con cui realizza un infuso piacevole e dolce con 5 gr di prodotto in 200 gr di acqua a 90°C, lasciando in infusione per 5 minuti. Altre informazioni sulla miscela offerta dal locale: è composta da due Panama Catuai, uno naturale e uno lavato, con l’aggiunta di un Brasile che bilancia il tutto; ha una tostatura piuttosto chiara ed è ben bilanciata. Complimenti ragazzi e buon “rodaggio”.
