Warsteiner punta su beer mix, birra zero alcol e tradizione

Mercati –

Il mercato dice bene per le premium. Così Warsteiner rilancia, si veste di nuovo e aggiunge due prodotti, tra cui un’analcolica

Le birre premium e super premium valgono il 65% del mercato e hanno buoni tassi di crescita (rispettivamente +1,7% e +9,5%), che fanno da traino all’intero comparto birrario. Così documenta un’indagine Nielsen (AT 08/03/’09). Il terreno in Italia è dunque fertile per chi produce birre di qualità.
Si fa forte di numeri come questi Warsteiner Italia, controllata del gruppo tedesco Warsteiner, dal 1753 di proprietà della famiglia Cramer. Nell’ultimo anno la filiale italiana guidata dall’ad Simone Corso ha fatturato a volume 211mila ettolitri di birra. Regina di vendite è Warsteiner Premium Verum, pils brassata secondo l’Editto di Purezza del 1516 con materie prime di qualità e codificate, che ha recentemente modificato bottiglia ed etichetta. I caratteri gotici del marchio, in particolare, sono stati affiancati da lettere più leggibili da un pubblico latino. Oltre al marchio Warsteiner Premium Verum, fiore all’occhiello dell’azienda, il portafoglio è stato ampliato con due nuovi prodotti: Warsteiner Premium Lemon (un beer mix) e Warsteiner Premium Fresh 0,0% alcool, birra completamente analcolica. Per queste referenze, e per accrescere la brand awareness, sono state messe in campo varie iniziative di marketing. A partire da questo mese.
Dal 13 maggio il marchio Warsteiner è a fianco della 1000 Miglia, storica gara di automobili d’epoca. «L’idea - spiega il direttore marketing Paolo Dal Gallo - è di legare l’evento alla nuova Warsteiner Premium Fresh 0,0% alcool, per educare al bere responsabile. Abbiamo fatto grandi investimenti per promuovere l’unica birra a zero gradi alcolici presente sul mercato italiano, che va ad ampliare le occasioni e le frequenze di consumo».

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