Tradizione rinvigorita

Top management –

La storica azienda padovana Luxardo amplia produzione e magazzini in vista di un rinnovato slancio per i propri prodotti trainato dalla riscoperta dei classici. Abbiamo incontrato il presidente, Piero Luxardo

Forte di una crescita a doppia cifra delle esportazioni e confortata da una sostanziale tenuta del mercato italiano, la famiglia Luxardo, una delle più antiche dinastie del settore liquoristico a livello mondiale, ha imboccato decisa la strada di un ampliamento della capacità produttiva. E, come ci racconta Piero Luxardo, presidente di Luxardo Spa, ha messo in cantiere una serie di iniziative per cavalcare l'onda del recupero della tradizione nella miscelazione che, partita da Londra e dagli Usa, sta investendo anche l'Europa, con l'Italia per una volta in prima linea.

Come affronta la congiuntura di mercato la vostra azienda?

Nel 2012 abbiamo registrato una crescita del fatturato superiore al 15%, toccando quota 18,5 milioni di euro al netto dalle accise. Un risultato reso possibile dal forte impulso dato dalle esportazioni. Quanto all'Italia, abbiamo sostanzialmente confermato i risultati dell'anno precedente; visto il contesto, non aver avuto flessioni è un dato sicuramente positivo. Siamo un'azienda familiare indipendente, fondata sul rispetto della tradizione di qualità che da sempre caratterizza i nostri prodotti: è un fattore che ci premia anche in questa fase di mercato. Per questo abbiamo comunque deciso di proseguire nei nostri programmi di investimento: stiamo completando l'ampliamento dei magazzini, aggiungendo agli attuali 8.000 altri 2.200 metri quadri destinati alla logistica. In contemporanea stiamo rinnovando radicalmente la seconda sala macchine di imbottigliamento, dopo aver rifatto la prima nel 2007. Un investimento che ci consentirà di triplicare la capacità produttiva della nuova linea, passando da tremila a novemila bottiglie/ora.

Nella pasticceria, in Italia, siete leader riconosciuti. Come cambiano le scelte dei pasticceri e i gusti dei clienti?

Quello a cui si assiste, non solo nelle pasticcerie, è un fenomeno noto: la tendenza a ridurre il più possibile le scorte, parcellizzando gli acquisti. Un comportamento che l'entrata in vigore della nuova normativa sui pagamenti ha contribuito ad accentuare. La prudenza degli operatori negli acquisti potrebbe però preludere a una moderata ripresa nel corso del 2013. Dal nostro punto di vista il destoccaggio non è necessariamente un male. Penso infatti che a qualsiasi industria interessi, al di là di mosse tattiche di corto respiro, vendere prodotti che vengono consumati e non merci che restano ferme in un altro magazzino. Noi stiamo lanciando una nuova referenza nel segmento dei semilavorati per pasticceria e abbiamo pubblicato un nuovo ricettario. Siamo convinti che assisteremo a breve a una ripresa di profumazioni e aromatizzazioni alcoliche nei dolci, prodotti capaci di conferire al prodotto caratteristiche apprezzate dai clienti. I pasticceri le stanno rivalutando. Le basi alcoliche, infatti, sono le uniche in grado di garantire la morbidezza delle basi e di favorire la palatabilità e la deglutibilità dei dolci; in più abbassano la carica batterica, migliorano la fragranza e accentuano profumi e sapori. Accanto alle bagne, da sempre le nostre referenze di punta, ci stanno dando una soddisfazione crescente le confetture: qui abbiamo fatto una precisa scelta di nicchia, creando una linea di prodotti di altissimo livello qualitativo, con una concentrazione di frutta dal 110% al 170% (è la percentuale di frutta fresca sul prodotto finito, come stabilisce la legge, ndr) e senza aggiunta di coloranti, conservanti, addensanti, additivi, acidificanti e aromi. Sono confetture extra molto particolari, ideali per le crostate, un po' delicate da usare perché “tengono” il forno fino a 180-200 °C, ma ricchissime di gusto e fragranza.

L'altro fronte su cui siete protagonisti è la mixability. Che novità proponete in questo ambito?
Quest'anno saremo impegnati nel grande rilancio del Sangue Morlacco, il nostro storico liquore di marasca che insieme al Maraschino Luxardo ci identifica a livello internazionale, con una serie di iniziative. La più importante sarà la cocktail competition organizzata con il patrocinio della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani in occasione delle celebrazioni per il 150mo anniversario della nascita di Gabriele D'Annunzio, a cui si deve il nome del liquore. Sono appena partite le selezioni: la finale è fissata per il 27 maggio al Vittoriale di Gardone Riviera. Un appuntamento che si affianca alle altre competizioni che sponsorizziamo sul territorio, anche in virtù della collaborazione con Aibes.

Il Maraschino Luxardo, vostro prodotto di punta, all'estero vive una nuova giovinezza. A cosa è dovuta?

Nei mercati anglosassoni si assiste a un grande rilancio dei cocktail classici, riscoperti e rilanciati dai migliori bartender. Il Maraschino Luxardo è un ingrediente ineliminabile in molti di questi drink: Martinez, Daiquiri, Screwdriver, Aviation ecc. La tendenza, che comincia a manifestarsi anche in Asia, è destinata a diffondersi in tutti gli altri principali mercati, compresa ovviamente l'Italia. E la nostra inconfondibile bottiglia impagliata, una vera e propria icona presente nelle bottigliere dei migliori cocktail bar, rafforzerà il suo ruolo di protagonista della miscelazione di qualità.

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