Premium e Premix, le scelte Campari

Strategie –

Accanto a nuovi top spirit come Bankes London Dry Gin e Espolòn Tequila, l’azienda distribuisce anche cocktail pronti come Campari Orange Passion e Aperol Spritz, realizzati sulla base di ricette diventate popolari

Un terzo di Bitter Campari, un terzo di vermouth rosso e un terzo di gin. La ricetta messa a punto nel 1919 dal barman fiorentino Fosco Scarselli per il conte Camillo Negroni è diventata una delle ricette italiane più conosciute e apprezzate nel mondo della miscelazione. Ma per poterla definire una ricetta italiana 100%, Campari e la distilleria inglese Langley hanno di recente messo a punto insieme un nuovo prodotto esclusivo, il Bankes London Dry Gin, per valorizzare al massimo gusto e profumi del celebre cocktail. Oltre ai 10 speciali botanicals impiegati, la sua particolarità risiede nel fatto che è il primo blend gin conosciuto, frutto dell’incontro tra i distillati di due differenti alambicchi, Angela e Jenny, rispettivamente il più antico in esercizio e il più recente della storica distilleria Langley (1554).

50 brand in portafoglio
La presentazione di Bankes London Dry Gin è solo l’ultima iniziativa in ordine di tempo che il Gruppo Campari ha definito nella sua scelta strategica di confermarsi come un attento protagonista del settore mixability.
Il portafoglio prodotti è uno dei più ricchi del settore con oltre 50 brand nel quale ogni barman può trovare prodotti di grande qualità e immagine. Il mix di vendite è diviso tra spirit (76,7%), wine (14,6%), soft drink (7,4%), altri ricavi (1,2%). Nata nel 1860, l’azienda milanese conta oggi su un fatturato netto consolidato di 1.340,8 milioni di euro, una ebitda di 337,4 milioni di euro e un utile netto di 156,7 milioni di euro, realizzati con 15 impianti produttivi, una presenza in 190 Paesi e 4mila dipendenti (camparigroup.com). Dati importanti che definiscono l’azienda come il 6° player mondiale nella categoria premium spirits (fonte: Impact Database 2013).
«Il Gruppo Campari ha celebrato un decennio di quotazione di successo alla Borsa italiana - precisa Bob Kunze-Concewitz, ceo Campari Group - e con le recenti acquisizioni di importanti marchi premium di tutto il mondo vogliamo rafforzare la nostra presenza nel segmento strategico dei premium spirit, il più importante e profittevole per il Gruppo».

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