Maccherone mi provochi? io ti ricondisco

Cucina –

La pasta secca è la protagonista della sfida per cuochi under 35, organizzata a Colorno (Parma) da Alma

Da sempre Italia a tavola è sinonimo di pasta. Maccheroni, spaghetti, linguine, paccheri, ziti, reginette… non c’è che da scegliere. Proprio alla pasta secca è dedicata la sfida (il prossimo ottobre) Alma Viva Award, organizzata da Alma, la scuola internazionale di cucina italiana di Colorno, in provincia di Parma.
Il tema non è banale. «La pasta secca di qualità - spiega Luciano Tona, direttore didattico di Alma - identifica la nostra cucina, specie all’estero e il suo ruolo non può essere sostituito dalla pasta fresca, pure molto amata dalla clientela. L’intento è valorizzare la grande creatività che questa materia prima consente, mettendo in luce il modo corretto di usarla». Già, perché qui stiamo parlando di alta cucina e ci vogliono palati allenati per ideare il condimento giusto, adatto alla rugosità di uno spaghetto trafilato, piuttosto che alle scanalature delle penne o al nerbo di un bucatino.
Regole tassative non ce ne sono; linee guida però sì, come spiega ancora Tona. «La pasta lunga richiede sughi semplici, con una certa ricchezza d’olio che va a nappare la pasta in tutta la lunghezza. La pasta corta rigata, invece, a causa della forma, tende a far scivolare il condimento. Bene quindi i sughi tritati, di carni o verdure, che più facilmente si fondono con la pasta».
Insomma, un invito a superare l’ormai stravisto pacchero farcito, per dare spazio a preparazioni fantasiose, equilibrate da un punto di vista nutrizionale e corrette sotto il profilo tecnico, ciascuna accompagnata da vini italiani adeguati.

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