In Sardegna la migliore carta dei vini del mondo

Locali –

Il Wine Spectator ha premiato il ristorante dell’Hotel Cala di Volpe di Porto Cervo, che cerca di far conoscere l’enologia isolana alla propria clientela

Durante i mesi invernali Mario Lutzoni va alla ricerca dei cibi e dei vini che meglio esprimono l'eccellenza enogastronomica sarda. Visita piccoli artigiani e cantine, frequenta fiere e sagre di paese, e alla fine seleziona alcuni rari prodotti alimentari tipici dell'isola, oltre a una settantina di etichette. Mario Lutzoni è Food and beverage manager di uno dei più celebri alberghi sardi, il Cala di Volpe di Porto Cervo, della Starwood Hotel, e questa attenta selezione di specialità enogastronomiche, testimonia la crescente attenzione al concetto di tipicità da parte delle grandi strutture alberghiere.
 
Ricerca di tipicità
La ricerca di prodotti e vini tipici sardi da parte dell'hotel Cala di Volpe, che si trova nel cuore della Costa Smeralda, e che ogni anno attira un 70% di clientela estera, è iniziata tempo fa, e in estate gli ospiti di questa struttura oggi trovano ad attenderli in camera un cesto di fragole biologiche accompagnato da una bottiglia di Metodo classico della cantina Antonio Lisca di Ittiri (Sassari). «È un piccolo produttore che ho conosciuto per caso - commenta Mario Lutzoni - e che ogni anno produce circa 2 mila bottiglie di spumante, ottenuto da uve vermentino e cannonau». Uno dei maggiori problemi che spesso contraddistingue le piccole cantine sarde è proprio la scarsa disponibilità di prodotto, unita a una certa reticenza nel commercializzare le etichette su nuovi canali di vendita, alternativi a quelli tradizionali.
 
Riconoscimenti internazionali
Gli sforzi di Mario Lutzoni sono stati però ricompensati, e la carta dei vini del ristorante dell'hotel Cala di Volpe, che oggi comprende circa 70 etichette sarde su un totale di 450 referenze italiane ed estere, è stata recentemente premiata dalla rivista statunitense Wine Spectator come miglior carta dei vini del mondo anche per l'attenzione prestata ai produttori dell'Isola. «L'aumento del numero di etichette sarde in carta - spiega - incontra sempre più i favori della clientela, che i primi giorni comincia spesso con l'ordinare vini prodotti del Continente, ma che poi si lascia facilmente tentare dalle bottiglie isolane. Il nostro compito consiste proprio nell'aiutare i clienti ad ampliare le loro conoscenze». Qualche volta la clientela è talmente esigente che chiede all'albergo di ricevere in anticipo, all'inizio di ogni stagione, una copia della carta dei vini, in modo da potersi assicurare con certezza un certo numero delle loro bottiglie preferite.

Corsi per la clientela
 «La ricchezza di vitigni autoctoni rende unica la nostra isola - conclude Mario Lutzoni - ma ci costringe anche a uno sforzo supplementare nella selezione e nella proposta alla clientela. La voglia di sperimentare nuovi gusti, tuttavia, è tanta, e alcuni clienti spesso chiedono al nostro sommelier di organizzare corsi di degustazione appositamente per loro».

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