I sommelier si formano all’Alma

Didattica –

La scuola internazionale di cucina fondata da Gualtiero Marchesi preparerà una nuova generazione di professionisti

Alma, la scuola internazionale di cucina italiana retta da Gualtiero Marchesi, ha presentato il suo nuovo corso di sommellerie internazionale (alma.scuolacucina.it). Un progetto didattico che nasce per formare una nuova generazione di professionisti del vino, capaci di calarsi in questo mondo con una padronanza multidisciplinare che sarà la chiave d'ingresso per il lavoro a tutte le latitudini. Così, se si è andato via via assottigliando anche nella grande ristorazione contemporanea lo spazio per il sommelier “all'antica”, quello che si dedica esclusivamente alla mescita delle bottiglie e a tutta la ritualità che gira intorno al vino, il corso di Alma si propone, con il suo respiro più ampio, di tornare a valorizzare la sala e le sue figure professionali in un contesto più moderno. La figura professionale che uscirà dalle aule della Reggia di Colorno (Pr) sarà per un terzo sommelier tradizionale, per un terzo manager e per un terzo maître, con appena una spruzzata di uomo di marketing.

Una full immersion di studio
Ci vorranno, per arrivare al risultato finale, 11 mesi di full immersion tra studio, applicazioni pratiche, stage, condotti dalla guida di Giuseppe Vaccarini, presidente di Aspi (Associazione dei Sommelier Professionisti Italiani). Vaccarini può contare a sua volta sulla collaborazione di Università Cattolica di Piacenza, Sda Bocconi, Centro Studi Assaggiatori, Amira, Iasa, Wall Street Institute, Alliance Francaise. Grande attenzione sarà dedicata alle tecniche di sommellerie e di servizio, com'è scontato, visto il tema del corso. Ma altrettanta enfasi sarà data alle lingue (inglese, francese, e poi anche spagnolo e tedesco basic), alla gastronomia, alla viticoltura ed enologia e al marketing e alla gestione professionale della cantina. Il tutto condito da stage nazionali e internazionali ospitati da ristoranti, cantine e insegne della grande distribuzione organizzata. Insomma, tanta carne al fuoco per questo corso che, almeno nelle intenzioni dei promotori, vuole essere “non per pochi”, pur a fronte di una rigida selezione all'ingresso (dieci i candidati ammessi a questa prima edizione) e a un significativo impegno economico (ben 11.500 euro + Iva il costo di partecipazione, senza comprendere l'alloggio).

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