I nuovi soft drink? Più sani e naturali

Consumi –

La società di ricerche inglese Zenith International prevede una forte crescita per il mercato delle bevande a livello mondiale. Tra i trend evolutivi più significativi c’è la domanda di prodotti con maggiori contenuti funzionali e con effetti benefici sulla salute

Lunga vita alle bevande: se in Italia il mercato dei soft drink langue, basta alzare lo sguardo su scala planetaria per cogliere un panorama completamente diverso. Secondo Zenith International, società inglese specializzata in studi e ricerche di mercato nel mondo del food&drink, i prossimi venti anni saranno anni di grande sviluppo per il mercato mondiale delle bevande.
Nel decennio 2005-2015, i tassi di crescita delle principali categorie cresceranno a tassi compresi tra il 27% del latte e il 40% dei soft drink: «La crescita - afferma Richard Hall, presidente di Zenith International - è legata soprattutto a fenomeni macro, come l’aumento della popolazione mondiale e la crescita del numero di persone che raggiungono un buon livello di prosperità economica». Tra il 2010 e il 2030 la popolazione mondiale dovrebbe crescere di oltre 1,4 miliardi di persone, di cui il 49% in Asia e il 38% in Africa. Ma al di là dell’aspetto quantitativo, Hall mette in evidenza una serie di megatrend che cambieranno il mercato delle bevande.

L’attenzione alla salute

«I trend più significativi - afferma Hall - sono quelli che vanno verso una richiesta di bevande che abbiano un sempre maggiore contenuto di naturalità e che abbiano caratteristiche funzionali tali da avere effetti benefici sulla salute in termini di prevenzione, di salubrità, di equilibrio nutrizionale. Questo non vuol dire che tutte le bevande dovranno avere queste caratteristiche. Ma di certo la domanda per questo tipo di prodotti è destinata a crescere in modo significativo».
Un ulteriore trend va nella direzione di un sempre maggior peso della personalizzazione e dell’offerta di bevande su misura, che dovrebbe tradursi in prodotti diversi in funzione del tipo di consumatore e delle occasioni di consumo.
Tra le tendenze macro individuate da Zenith International ci sono anche lo spostamento dei consumi dalle bevande alcoliche a quelle analcoliche, dai drink standard alle versioni light e dalle bibite scure a quelle chiare.

Nicchie in crescita

Anche le bevande cosiddette alternative presentano interessanti opportunità di sviluppo: da quelle per gli intolleranti, prive di lattosio o glutine, a quelle a base di nuovi dolcificanti, a quelle con un ridotto apporto di calorie, alle bevande a base di soya, mandorla, cocco, riso, canapa, semi di girasole o di lino.

Sfida sostenibilità

Di pari passo con l’evoluzione delle caratteristiche delle bevande, Hall registra una crescente attenzione da parte dei consumatori verso gli aspetti legati alla sostenibilità della produzione: comportamenti attenti al risparmio di acqua, alla riduzione delle emissioni, all’equità delle condizioni commerciali saranno premianti. Ma le aziende saranno chiamate a nuovi sforzi anche su altri fronti, come il packaging o la distribuzione. «Sul fronte del packaging - spiega Hall - le sfide saranno la riduzione degli imballaggi, l’uso di materiali riciclati e di nuovi materiali. In campo distributivo si svilupperanno nuove formule: dai negozi automatici a quelli senza prodotto, dove basterà fare una scansione del prodotto per farselo recapitare a casa, agli ordini via mobile con ritiro in un luogo fisico».

L’Europa e l’Italia

L’invecchiamento della popolazione, secondo Hall, non sarà un freno a un’ulteriore crescita dei volumi anche nei Paesi sviluppati, Europa compresa: «Le opportunità maggiori - afferma - arriveranno soprattutto dal segmento premium e da quello delle bevande low cost». Quanto all’Italia, la categoria che mostra le potenzialità di crescita più interessanti è il tè freddo.

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