I cocktail leggeri vincono il mondiale

Drink –

La finale internazionale di Kuala Lumpur ha visto in gara 570 barman, di cui 47 italiani

Li abbiamo lasciati felici e contenti all'ultima edizione di Barfestival. I 47 vincitori della Cocktail Competition di Bargiornale avevano almeno due buoni motivi per sorridere. Il primo, l'avevano spuntata tra 570 bartender. L'altro, hanno potuto staccare il biglietto per la finale di Kuala Lumpur in Malesia. Li abbiamo seguiti in questo viaggio durato cinque giorni (dal 30 settembre al 5 ottobre) in questa ex cittadina mineraria, immersa nella giungla, che in 15 anni si è trasformata in una metropoli moderna e multiculturale dove convivono grattacieli da record come le Petronas Towers, templi cinesi e maestose moschee come la Masjid Jamek. 

La sfida
A “shakerare” la città ci hanno pensato i nostri campioni del drink, che si sono sfidati sulla pedana della Grand Ballroom, la sala convegni del cinque stelle The Westin Kuala Lumpur. Divisi in 16 batterie, per prodotto sponsor, più una dedicata alla gara speciale Metamorfosi del Mojito hanno preparato 188 drink, usando oltre 300 chili di ghiaccio e 50 di frutta e verdura per preparare e decorare le ricette. Tra i 47 concorrenti alcuni pluricampioni come Angelo Carpentieri, Stefano Conti, Gino Benvegnù, Alfonso Miniero. E molte lady del drink. Un concorrente su cinque è donna. Tutte, affermate o outsider, hanno dimostrato di non avere complessi d'inferiorità verso i colleghi maschi. Parliamo di barmaid come Cristina Bini, Karin Engele, Cristina Parente, Donatella Ramazzotti che hanno portato in scena drink equilibrati, armonici e di buon gusto estetico. Le barlady e gli altri sfidanti, divisi in batterie da tre, si sono battuti con le stesse ricette premiate a Rimini dalla giuria dell'Associazione italiana sommelier.

I criteri di giudizio
A fare da giurati a Kuala Lumpur sono stati invece i rappresentanti delle aziende partner della Cocktail Competition di Bargiornale. Parliamo di grande realtà nel mondo degli spirits e della miscelazione: Biscaldi, Campari, Diageo, Luxardo, Ilar Pallini, Martini & Rossi, Maxxium, Stock e Toschi. I punteggi sono stati assegnati in modo da premiare più il gusto che l'apparenza. Le schede voto contenevano le voci “originalità” (punteggio da 1 a 10), “estetica” (da 1 a 5), “gusto” (da 1 a 10) e “aroma” da uno a dieci. Ne sono usciti vincenti i cocktail poco robusti e dall'insieme equilibrato, quelli dolci (molte le “creme” in gara), ma soprattutto quelli dal tocco fresco, esotici o mediterranei, comunque ricchi di frutta.

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