Gli italiani consumano sempre meno vino

Abitudini –

Oggi si beve mezzo bicchiere al giorno contro i due degli anni settanta. La produzione (che nel 2010 sarà buona) guarda sempre più all’estero

Anche quest'anno ci sarà una buona vendemmia che, secondo Assoenologi, potrebbe confermare i livelli di produzione del 2009 attestandosi a 45,5 milioni di ettolitri (i dati definitivi si conosceranno a ottobre). A trainare il buon andamento della produzione dovrebbero essere soprattutto le regioni del Nord e quelle del Sud, mentre il Centro risulterà probabilmente in flessione.
E mentre anche l'export va a gonfie vele, per il settore arriva una nota dolente dai dati sui consumi interni, che proseguono il trend negativo già avviato da qualche anno: nel 2009, infatti, il consumo di vino pro-capite degli italiani si è fermato a 43 litri, rispetto ai 45 del 2007 e ai valori decisamente superiori degli anni settanta: in pratica, se 40 anni fa si consumavano due bicchieri a testa al giorno, ora la quantità è di mezzo bicchiere.
Per il futuro ler previsioni dell'associazione vedono ancora il segno meno, dato che si potrebbe anche scendere sotto la soglia dei 40 litri a testa con un calo di circa il 70% rispetto agli anni settanta. Ne gioiranno i salutisti ma per i vitivinicoltori non è certo un buon segno e non è un caso che per i prossimi anni i produttori guardino sempre di più all'estero. Certo, proprio l'export potrebbe fare la sua parte nel riequilibrare i piatti della bilancia: se dovesse proseguire il trend della prima parte dell'anno, la quantità di vino esportata sulla produzione totale passerebbe 30% attuale al 40% entro il 2015.

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