Chianti di alta collina

Cantine –

Sopra i 600 metri nel cuore del Chiantishire, a Lamole, si dà vita a una nobile riserva e a vini importanti, ma di grande bevibilità

Alcuni vigneti coltivati ancora ad alberello su terrazze delimitate da muretti di pietra a secco, si trovano anche ad altezze superiori ai 600 metri. E le particolari condizioni geoclimatiche del posto danno vita a vini di particolare freschezza e finezza aromatica. Siamo nel comune di Lamole, poco sopra al paese di Greve in Chianti, a metà strada tra Firenze e Siena, una zona che negli anni '60 ha rischiato di perdere le sue secolari tradizioni vitivinicole, ma che oggi rappresenta un'area enologica dalle grandi potenzialità, in parte, a dir la verità, già ben espresse.

Rilancio della microarea

Uno degli artefici del rilancio di questa pregiata microarea chiantigiana è il gruppo Santa Margherita, che sulle colline di Lamole possiede una delle sue tre cantine toscane. In questo luogo fuori dal tempo, che si trova nel comprensorio del Chianti Classico Docg, si trova la tenuta Lamole di Lamole, che dispone di una cinquantina di ettari vitati, coltivati soprattutto a sangiovese. «La cantina, costruita nel 1997, è stata oggetto di un primo ampliamento nel 2001 - spiega Ettore Nicoletto, amministratore delegato del gruppo Santa Margherita, che nel suo complesso ha fatturato l'anno scorso quasi 83 milioni di euro -. Tra breve cominceremo a costruire una nuova bottaia e altri locali di vinificazione. Stiamo anche ultimando i lavori d'impianto di altri 5 ettari di vigneto, tutti coltivati sui tipici terrazzamenti della zona».

Territorio e vini di classe
Insomma, non bisogna farsi tradire dalla tranquillità del posto, perché in realtà in questa cantina si continua a lavorare a ritmi serrati per esaltare le potenzialità del territorio, dando vita a vini ricchi di tannini, allo stesso tempo dotati di grande classe e bevibilità. A testimoniare nel migliore dei modi questa particolare filosofia produttiva è il Chianti Classico Riserva Docg Vigneto di Campolungo, frutto di una selezione di sangiovese fatta maturare in botti grandi per circa due anni, dove le note di legno riescono a entrare in perfetta sintonia con quelle di confettura e di spezie. Le tradizionali note del sangiovese le si ritrova in una forma più semplice e immediata anche nel Chianti Classico Etichetta Blu, affinato per sei mesi in botte grande e per ulteriori sei mesi in barrique.

Anima toscana
Per comprendere l'anima toscana di Santa Margherita non bisogna tuttavia trascurare di visitare un altro fascinoso angolo del Chianti Classico, stretto tra i comuni di Radda e di Gaiole, dove si trova la tenuta di Vistarenni, dominata da una splendida villa settecentesca, circondata da 32 ettari di vigneto, e dotata di una bellissima cantina scavata interamente nella roccia. Il terzo tassello della poliedrica presenza del gruppo Santa Margherita in terra toscana si trova infine nella zona della Maremma, in provincia di Grosseto: su quest'ampia pianura si trova la Tenuta Sassoregale, che dispone di una trentina di ettari vitati soprattutto a sangiovese, merlot e syrah.

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