Nel nascondiglio di Beke e Cinalli

Perlustrazioni –

Carte da gioco al posto dei sottobicchieri, cocktail d’altri tempi rivisitati e jazz anni Venti. Al Nightjar di Londra rivive il fascino dei locali speakeasy

Ha il becco appuntito e le ali più variopinte della cresta di un punk. Gli inglesi lo chiamano Nightjar ed è un uccellino nottambulo che nella nostra lingua è conosciuto col nome, meno poetico, di succiacapre. In natura “succia” gli insetti che infastidiscono le capre, al bar si abbevera di cocktail. Lo fa al Nightjar, un locale nascosto in mezzo a una miriade di bar diurni e night nel circondario di Old Street a Londra. All'interno combina tre anime: un cabaret, come quelli in voga negli anni Venti, un jazz club e un cocktail bar con una selezione di drink che vanno dalla Belle Époque ai classici contemporanei. L'ambiente è di quelli che sarebbero piaciuti ad Al Capone.

Speakeasy in stile londinese

Il genere si chiama speakeasy, come quei locali segreti che durante il proibizionismo erano imboscati nei sottoscala di insospettabili edifici. La tendenza è partita da New York, dove di questo passo il numero dei locali segreti supererà quello delle pizzerie, e a Londra trova la sua sponda europea. I locali della capitale inglese stanno infatti abbandonando le vetrine extralarge affollate di clienti in bella mostra e gli arredamenti super fashion, per dedicarsi alla creazione di speakeasy bar, locali fatti su misura per attirare l'amante del bere miscelato. Quel genere di cliente che ha bisogno di molta più concentrazione di un bevitore comune. Dietro al banco del Nightjar troviamo Marian Beke, uno dei mixologist più influenti e creativi della scena mondiale, affiancato da Luca Cinalli, giovane italiano che col suo fare da gentleman ha fatto strike nel cuore del pubblico britannico. Per entrambi i barman la missione è quella di riportare in auge la tradizione dei prodotti fatti in casa, come sciroppi, bitter, infusi. La drink list, in maniera molto originale, abbandona le classiche categorie per articolarsi in quattro paragrafi: Pre-Prohibition, Prohibition, Post War, Nightjar Signature. In pratica creando un mix equilibrato tra cocktail che appartengono al periodo dei pionieri (Hanky Panky, Fog Cutter, Bobby Burns ecc.) e creazioni di respiro contemporaneo. La cura del dettaglio quasi maniacale di Marian Beke va dalla selezione di bicchieri vintage al tipo di ghiaccio. I suoi cubetti, o per meglio dire i parallelepipedi, sono ricavati da grandi blocchi di ghiaccio cristallino lavorati a mano per creare il ghiaccio fatto su misura per il singolo drink. Tra le specialità più curiose c'è il BBC, drink pluripremiato, costruito sullo scafo del Sazerac, che viene proposto in una nuvola di fumo di assenzio creata grazie a un affumicatore manuale.
La loro Piña Colada invecchiata è uno dei marchi di fabbrica: due tipi di rum, il latte fresco di cocco e il succo d'ananas trascorrono una settimana in una botticella prima di essere usati per il cocktail. Gli influssi vengono da Occidente e da Oriente. The name of samurai, per esempio, è un drink aromatico a base di zenzero e uva passa infusi nel sake. Tra i drink della casa, o signature cocktail, troviamo il 24 Volt Cobbler, fatto con infusioni artigianali e un bitter realizzato con un fiore capace di dare la scossa.E poi ci sono i miti rispolverati come l'Eddy Brown e l'Hanky Panky creati da Ada Coleman, la prima grande barlady della storia in forza all'hotel Savoy di Londra negli anni Venti. Oltre al menu, e per divulgare il verbo dei cocktail classici, Marian Beke ha pensato a una mossa che chiama di “marketing emozionale”.
Nel suo locale, come sottobicchieri, utilizza carte da gioco plastificate e personalizzate con le foto dei cocktail, artisti e celebrità del mondo del bar, dalla Garbo a Jerry Thomas. «Si tratta - spiega Beke - di souvenir che abbiamo fatto produrre in grande quantità, per abbattere il prezzo, da un produttore che fa carte da gioco. L'operazione è piaciuta. I riconoscimenti sono venuti sia dal pubblico tecnico sia dagli avventori. Le carte sono regali simpatici che appassionano, generano interesse e rimangono nella memoria. Tanto che in poco tempo si è creato anche un piccolo giro di collezionisti». Possiamo scommettere che tra qualche tempo ci sarà qualcuno che le metterà all'asta su eBay.

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