La Romagna prêt-à-manger

Tipicità –

Le ricette della tradizione tosco-emiliano-romagnola, ispirate a Pellegrino Artusi e reinterpretate in chiave moderna: la proposta di Ca’Pelletti, punto pilota a Bologna di un nuovo format di ristorazione ideato e realizzato da Surgital

“Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino, non credo sia necessario, per riuscire, di nascere con una cazzeruola in capo; basta la passione, molta attenzione e l’avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, ché questa vi farà figurare”. Parola di Pellegrino Artusi. L’aver scomodato il famoso gastronomo e critico di Forlimpopoli (Fc) non è casuale, giacché ad Artusi e alle tradizioni culinarie tosco-romagnole si rifà Ca’Pelletti Locanda Italia, concept di ristorazione ideato e realizzato da Surgital di Lavezzola (Ra), leader nella produzione di pasta fresca surgelata per l’horeca, in collaborazione con Salvatore Costa Pasqualino, amministratore unico di Studi e Consulenze Professionali attraverso la divisione Food Identity.
Dalla scelta del nome Ca’Pelletti si evince chiaramente il focus del concept. Il termine Ca’ nasce infatti in Romagna verso fine Ottocento per indicare i punti di ristoro per i primi viaggiatori dell’epoca, primo esempio di ristorazione in cui la figura dell’arzdora (massaia), simbolo di una operosità instancabile e cardine del nucleo famigliare, diventa protagonista e indiscussa custode delle tradizioni gastronomiche della regione. «Ci sono voluti due anni di analisi e studi sul mercato della ristorazione, in Italia e nel mondo, per inaugurare il punto pilota bolognese - confessa Elena Bacchini, Marketing & Trade Marketing Manager Surgital -. Il progetto nasce dalla volontà aziendale di diffondere ed esportare in tutto il mondo la tradizione culinaria romagnola, non solo valorizzandone i prodotti tipici, ma anche e soprattutto ricreando “l’atmosfera del mangiar bene”, che tanto caratterizza la Romagna. Tradizione, qualità e accoglienza, queste le parole chiave che contraddistinguono questo tipo di ristorazione tipicamente romagnola».
Altro valore aggiunto sta nella standardizzazione dei processi produttivi che assicura una costante qualità delle proposte. Il menù propone un’offerta che spazia dalla prima colazione, al brunch, alla pausa pranzo, agli spuntini pomeridiani fino alla cena. I primi piatti a base di pasta sono protagonisti ma nell’offerta ci sono altri prodotti tipici quali la piadina, fiamminghe di salumi e formaggi, frittate e sformati (di finocchi, di fagiolini, di cavolfiori, broccoli e carote): circa il 60% dei prodotti presenti sulla carta sono Surgital. Una nota di merito per la carta dei vini, rigorosamente composta solo da etichette toscane ed emiliano-romagnole, che propone una scelta equilibrata tra bianchi, rossi e frizzanti anche al calice (da 2,50 euro) e mezze bottiglie.

Cucina no stop dalle 9,30 alle 23

Oltre al legame e alla valorizzazione della tradizione romagnola, Ca’Pelletti si basa su un altro concetto fondamentale: essere in grado di proporre la stessa offerta durante tutto l’arco della giornata (dalle 9,30 alle 23), servizio che spesso la ristorazione tradizionale non garantisce. Senza contare l’ottimo rapporto qualità/prezzo: «Tutto - sottolinea Bacchini - è stato studiato per offrire ottimi piatti in un’ottica di battuta di cassa media inferiore ai dieci euro». Con risultati evidenti: a solo cinque mesi dall’inaugurazione si arriva nel week end a una media giornaliera di 350 scontrini. «Il punto pilota di Bologna - conclude Bacchini - rappresenta l’inizio di un progetto ambizioso in cui Surgital crede e che spera possa espandersi non solo sul territorio italiano, ma anche in ambito internazionale. Abbiamo previsto tre diverse formule: il corner, il negozio (da 150-180 mq) e il cosiddetto flagship (da 250 mq)».

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