All’Hotel Astor la mixability con la grappa di Mauro Uva

Bartender del Food Café dell'Hotel Astor di Belluno, Mauro Uva valorizza i prodotti del territorio a cominciare dalla miscelazione con la grappa

La grappa è una signora dal carattere forte che va accompagnata e non contraddetta. Lo pensa e dichiara Mauro “Dandy” Uva, gentiluomo e originale alchimista dello shaker, mentre prepara uno dei suoi cocktail utilizzando prodotti e materie prime del territorio, a iniziare proprio dal distillato italiano più celebrato nel mondo. La clientela sorseggia le sue creazioni, ascoltandolo nella dotta descrizione di ricette e di ingredienti particolari e home made che utilizza per preparare le sue miscele. Non siamo in uno speakeasy e nemmeno in un cocktail bar di una metropoli, ma in un locale di Belluno e precisamente al Food Cafe dell’Hotel Astor. Un locale luminoso e nuovo di zecca, l’inaugurazione è avvenuta lo scorso anno dopo 15 mesi di restyling, dove si respira in ogni angolo un’aria cosmopolita tra arredi di design e un magnifico belvedere.
Siamo in pratica in uno dei salotti buoni del capoluogo veneto più settentrionale, poco distante da Cortina d’Ampezzo e circondato dalle Dolomiti. Qui l’imprenditore Mariano Moritsch e il padre Ferruccio hanno voluto un luogo dal look internazionale dove, oltre al suite hotel, trovano posto il cocktail bar e il ristorante, entrambi comunicanti con la hall. A completare l’offerta, una sala meeting e la bottega, che precede l’ingresso del bar con una luminosa vetrina ricca di vini (più di 200 etichette), birre, distillati, olio, pasta e altri prodotti alimentari, tutti prodotti presto disponibili anche con la formula dell’e-commerce, in una sezione dedicata del sito web dell’Astor. L’accoglienza è, dunque, declinata in un concept innovativo e con cocktail bar e area ristorante che si fondono, puntando al massimo dell’operatività e della razionalizzazione in termini di tempi e di risorse durante, ad esempio, il lunch, il brunch o in occasione di eventi. Punto di forza di entrambe le aree è la terrazza panoramica che fluisce in un’altana davvero accogliente. Colori e forme degli arredi sono essenziali e tutto è organizzato con gusto, pensando anche al più piccolo dettaglio o complemento come le eleganti sedute Charles & Ray Eams o gli sgabelli arancioni firmati Kartell. Alle pareti fanno bella mostra spettacolari sezioni di radici di teak mentre i lunghi cavi bianchi delle lampade creano, incrociandosi, un effetto di dinamico che dà movimento all’ambiente.

Viva la miscelazione territoriale
Qui si rinnova anche la tradizione che colloca la nascita di grandi cocktail proprio nei bar degli alberghi, Mauro Uva e il suo staff si fa veramente in quattro per promuovere una cultura del bere di qualità. «Ho una carta poliedrica che oltre a presentare distillati d’alta gamma come whisky (25 specialità) e gin (30) - spiega Uva - allinea una selezione di vini e di birre artigianali dove non manca mai la Birra Piave. A livello di mix presentiamo un’ottantina di miscele tra cocktail classici, signature cocktail World Class Diageo (12) e miscelati di nuova concezione in cui la grappa è protagonista. Si tratta di una quindicina di mix che ricalcano lavorati molto conosciuti come il Negroni o il Moijto. Solo che l’ingrediente principale è la la grappa», Uva predilige la Nardini Riserva di Bassano (Bl), perfetta per i cocktail più ricercati e per chi segue la tecnica “twist on classic”, e la Grappa Le Crode, tipicamente bellunese. Come utilizzarle al meglio? Se cocktail freschi e fruttati chiedono una grappa giovane e aromatica, riserva e stravecchia sanno come valorizzare classici e preparazioni elaborate. «Miscelare con la grappa è una vera arte - precisa Uva - l’errore che fanno in molti è quello di “coprirne” l’aroma e l’intensità. Il segreto, invece, è quello sposare e accompagnare le caratteristiche del distillato». La stessa meticolosità
che Uva applica ai cocktail, la impiega anche nel selezionare liquori e specialità del territorio e nell’eseguire lavorazioni home made come l’aromatizzazione del miele, ovviamente di produzione locale. Nel Mountain Fashioned (il miscelato best seller del Food Cafe durante la stagione fredda) il miele è aromatizzato con limone, anice stellato e caffè. Il locale ha diversi progetti nel cassetto che riguardano il cocktail bar e un nuovo salad bar, dove incentivare rispettivamente l’interesse per il “bere bene” e la passione per il cibo genuino e sano. In calendario anche sinergie con importanti brand della regione e una sempre maggiore presenza sui canali social.

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