Frescobaldi, vini di famiglia

CANTINE Strategie –

Dopo un decennio di acquisizioni di tenute in Toscana, lo storico produttore, arrivato alla 30a generazione, riparte con punti vendita internazionali e nuovi supertuscan.

Quando un'azienda è sempre all'erta, immersa nella realtà in cui opera non si fa prendere in contropiede dalla crisi. Proprio per capire meglio come fronteggiare l'attuale situazione di mercato, i Frescobaldi, storici produttori toscani di vino, forti di un'esperienza di più di 700 anni, hanno commissionato al sondaggista Mannheimer una ricerca sul cambiamento dei consumi enogastronomici degli italiani dalla quale è emerso - in estrema sintesi - che il 38% degli italiani acquista di meno ma non rinuncia alla qualità. E in particolare nel campo del vino, la qualità si identifica con la storicità del brand per il 72% degli intervistati.
Dieci anni di espansione a colpi di acquisizioni
Risultati come questi incoraggiano un'azienda che sul proprio marchio, fortemente legato alla famiglia e alla sua storia secolare, nonché al territorio di origine, ha basato le proprio strategie. E spiega perché, negli ultimi 10 anni, il fatturato del Gruppo Frescobaldi è più che triplicato, attestandosi nel 2008 su un valore di 66,4 milioni di euro. In effetti, se si vuole guardare da vicino i cambiamenti che il gruppo toscano ha affrontato in questi ultimi 10 anni e poco più, risulta evidente che una notevole politica di acquisizione di nuove tenute ha portato a una crescita esponenziale. Dobbiamo tornare al 1995 per trovare il grosso salto della famiglia verso quella dimensione di grandi imprenditori agricoli internazionali che li caratterizza oggi. Fino ad allora, i Frescobaldi si erano mossi su terreni a loro noti da secoli: la produzione di vini di qualità, perseguita fin dal 1300, nelle tenute di famiglia situate nei dintorni di Firenze. Certo, negli anni '60 Vittorio Frescobaldi aveva avviato un'opera di modernizzazione dei vigneti e delle cantine che all'epoca era quanto meno all'avanguardia. Poi, verso la fine degli anni '80, si era completata l'acquisizione della grossa tenuta di Castelgiocondo a Montalcino, ampliando i vigneti di proprietà in una zona di primissimo livello.
Dalla visione americana lo stimolo alla crescita
Ma è stato l'incontro con un'altra grande famiglia del vino, quella italo-americana di Robert Mondavi, che ha segnato un nuovo punto di partenza. Correva appunto l'anno 1995, quando questi due grandi produttori decisero di unire le proprie esperienze per creare, sempre nel comprensorio di Montalcino, una nuova realtà di assoluta eccellenza: Luce della Vite. «È stato molto interessante per noi confrontarci con persone che avevano un'altra visione del mondo vinicolo, una visione “americana”, più integrata nei mercati internazionali, sebbene vicina alla nostra per qualità», ci ha spiegato Tiziana Frescobaldi, consigliere con delega ai rapporti con la stampa. «Il continuo scambio di idee, di punti di vista ha contribuito ad allargare i nostri orizzonti». A questo punto sarebbe il caso di dire che una tenuta tira l'altra. Infatti dalla fine degli anni'90 la politica di rafforzamento aziendale ha portato Frescobaldi a guardare in Maremma, con l'acquisizione di Santa Maria (1998), azienda dedicata alla produzione del Morellino di Scansano, seguita nel 1999 da Poderi della Capitana (poi ribattezzata Tenuta dell'Ammiraglia), anch'essa situata nel comune di Magliano in Toscana e dedicata non solo al Morellino, ma anche a Igt di razza, come un syrah in purezza e un blend di cabernet e syrah che vedranno la luce nel 2010.
Radici nel territorio e sfide internazionali
L'inizio del nuovo millennio vede i Frescobaldi, per la prima volta in 30 generazioni, uscire dalla propria amata Toscana e sconfinare in Friuli, nel comprensorio del Collio, dove diventano azionisti di maggioranza (70%) della Conti Attems, un'azienda di antica tradizione, alla quale i Frescobaldi erano legati per via di una grande amicizia con il proprietario Douglas Attems. Nel 2001 viene costituita una joint-venture con la famiglia Marchi per espandersi in un'altra zona “nuova”: il litorale medio tirrenico (livornese), con la tenuta di Costa di Nugola a Collesalvetti. Ancora un anno e l'espansione non si ferma: la Robert Mondavi Winery, che aveva acquistato nel 2000 da Ludovico Antinori la Tenuta dell'Ornellaia, in virtù della joint-venture di Luce della Vite, propone ai suoi soci toscani “storici” di condividere la proprietà della prestigiosa azienda bolgherese. Arriviamo infine all'anno in cui la Robert Mondavi viene acquistata dal colosso Constellation e i Frescobaldi devono decidere come comportarsi con i nuovi partner. La decisione non è facile, ma le dimensioni del socio che si trovano in casa spingono la famiglia a decidere di operare da sola, per evitare il rischio di snaturare quella che comunque rimane sempre un'impresa a carattere familiare. E così nel 2005 Marchesi de' Frescobaldi acquista la metà “americana” di Luce della Vite e di Ornellaia, rafforzando ancora una volta le proprie radici di impresa profondamente ancorate nella storia del territorio, ma capace di affrontare le sfide di mercati internazionali con un piglio sempre più moderno. Non per nulla gli ultimi quattro anni sono stati dedicati a consolidare le acquisizioni, migliorare i vigneti e studiare nuovi vini che presto saranno introdotti sul mercato.

COLAZIONE DA HARRODS
Diana Frescobaldi è la responsabile dei Progetti Speciali del gruppo e amministratore delegato “dei Frescobaldi Retail & Restaurant”.
A 10 anni dall'apertura del primo Wine bar a Fiumicino, qual è il bilancio di questa esperienza?
La domanda di qualità e lusso nella ristorazione degli aeroporti è cresciuta molto ed è stato proprio questo che ci ha spinto a rafforzare la presenza in un settore in grande espansione e sinergico con il core business aziendale, il vino di altissima qualità. Abbiamo deciso quindi di internazionalizzare il progetto aprendo nuovi punti vendita, negli aeroporti, nei top department store e negli shopping center di qualità, nonché i centri delle grandi città.
In quale direzione muoverete i prossimi passi?
A ottobre inauguriamo il primo punto vendita all'estero, a Londra, da Harrods nel basement, dove sono venduti i prodotti enogastronomici di qualità. Sarà il quinto punto vendita, dopo quello nel centro storico di Firenze e i tre nell'aeroporto di Fiumicino. Il progetto architettonico del nuovo format si ispira al Rinascimento Fiorentino per trasmettere l'idea che Frescobaldi non è solo vino di qualità, ma anche storia, cultura, autenticità dello stile toscano. Contiamo di passare dai 6 milioni di euro del 2008 a 18 milioni nel 2012, con 14 punti vendita.

LE TENUTE
Castello di Nipozzano nel cuore del Chianti Rufina, tra 250 e 400 metri di altitudine, 626 ettari, di cui 240 vitati. Vini: Nipozzano Chianti Rufina Riserva Docg e i cru Montesodi (Docg) e Mormoreto (Igt).
Castello di Pomino sulle pendici boscose degli Appennini Tosco Emiliani, si estende su 1458 ettari, di cui 108 vitati, a 350-750 metri di altitudine. Vini: due cru Pomino Benefizio (chardonnay) e Pomino Rosso Casafonte (pinot nero), vari Pomino Doc.
Tenuta di Castiglioni nel Chianti Colli Fiorentini, a Montespertoli. Gli ettari vitati sono 152. I vini prodotti: cru Giramonte Igt (sangiovese e merlot),
Tenuta di Castiglioni Igt (cabernet sauvignon, merlot e sangiovese) e Saltagrilli Rosato Igt.
Castelgiocondo sul versante sud-ovest di Montalcino, 815 ettari, di cui 241 vitati. Si producono: Brunello di Montalcino Riserva Docg, Brunello di Montalcino Docg, Campo ai Sassi Rosso di Montalcino Doc e Lamaione Igt (merlot in purezza).
Tenuta dell'Ammiraglia a Magliano in Toscana, nel cuore della Maremma, 300 ettari, di cui circa 100 vitati. Vini: Ammiraglia Maremma Toscana Igt (syrah in purezza), Pietra Regia dell'Ammiraglia Morellino di Scansano Riserva Doc e prossimamente un Supertuscan.
Santa Maria sempre a Magliano. Dai 55 ettari vitati si produce Morellino di Scansano Santa Maria.
Costa di Nugola, a Collesalvetti (LI), Superficie vitata 92 ettari. Vini: Nuvilia Vermentino Igt, Cenajo Syrah Igt, Caletta Rosato Igt (merlot).

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