E la gelateria cambia volto

Progetti –

Un concept innovativo e un team di consulenti sono i presupposti sui quali Giulio Coti Zelati fonda il successo del G Glace di Crema. Formula ormai matura per svilupparsi in catena

Ai tempi dei puffi e del malvagio Gargamella fece scalpore il gusto dedicato alla piccole creature nate dalla matita di Pierre Culliford, nonostante quel colore blu, più sintetico del moderno Viagra. Da allora sembra passato un milione di anni e nel frattempo il talento dei nostri maestri pasticceri e la ricerca dell'industria hanno fatto del gelato un prodotto adulto, adatto ai gourmet. Ferma al palo, quasi pietrificata da chissà quale stregoneria, è rimasta invece la gelateria. Per questo motivo imbattersi in un locale dal concept innovativo e rivoluzionario non è parso vero. Il G Glace di Crema non è una semplice gelateria, piuttosto il frutto di una sinergia tra professionisti che sono riusciti a dar vita a un modo nuovo di proporre il gelato. Uno studio di architettura, un'esperta del gusto, due stiliste e un maestro gelatiere si sono uniti su invito di Giulio Coti Zelati, imprenditore lungimirante, con un ambizioso progetto in mente: lanciare un marchio di gelaterie italiane. Un progetto in dirittura d'arrivo, costato due anni di rodaggio e un investimento pari a 200 mila euro per la riconversione di 45 mq di locale (ex punto vendita di telefonia) e la realizzazione del laboratorio sottostante (90 mq).
A dominare questa nuova idea, un design d'avanguardia che abbina ai colori vivaci e decisi delle pareti, cioccolato e lampone, l'acciaio e il vetro. I colori contraddistinguono due volumi ben definiti e diversi per altezza e forma: la parte del personale di servizio di color lampone, ampia e attrezzata per l'attività; la parte destinata al pubblico, pennellata di colore marrone scuro, segnata negli angoli da tre lame di luce fredda e da uno specchio a nastro che riflette il banco esposizione.

Dallo snack ai menu con gelato

Da qui si accede alla saletta interna, minima nelle dimensioni, che accoglie comodamente una ventina di persone su panche imbottite in pelle color crema e sedie quadrate realizzate su misura da Artplayfactory in ferro color marrone. In abbinamento sono presenti tavolini resinati, appositamente “sporcati di cacao”. Questa è la cornice messa a punto dagli architetti Santina Caizzi e Carlo Schira per gustare le creazioni di Davide Fusarpoli e Roberta Schira (una ventina circa i gusti proposti). La novità è che il gelato entra in una proposta chiamata Vassoio-lunch: si tratta di un pasto completo nel quale sono previsti proteine, carboidrati, vitamine e gelato in un'unica soluzione. Quattro i menu ideati secondo le calorie (da 250 a 1200, vedi box). Un concept, c'è da scommetterci, adatto a zone centrali a elevato passaggio in città di almeno 30.000 abitanti o in moderni Centri Commerciali. Il team garantirà poi il resto: dal progetto del punto vendita alla formazione del personale, ai prodotti, fino alla fornitura degli accessori coordinati.

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