La bottega di Amaro Lucano tra memoria e innovazione

Il Cavalier Pasquale Vena, il geniale imprenditore che 122 anni fa creò la ricetta, ancora segreta, dell'Amaro Lucano, sarebbe stato sicuramente orgoglioso e felice nel vedere brillare le insegne della propria azienda nella centralissima via del Corso a Matera. Sì perché, lo scorso 22 aprile, all'inaugurazione della prima "Lucano La Bottega", store di 60 mq incastonato in un palazzo signorile ottocentesco a poche decine di metri dai famosi Sassi, c'erano proprio tutti: dai discendenti diretti del fondatore, il presidente Pasquale Vena insieme alla moglie Rosistella Provinzano, direttore generale del gruppo, e ai figli Francesco e Letizia (mancava all'appello solo Leonardo in missione all'estero) alle autorità locali al gran completo come l'assessore alle attività produttive della Regione Basilicata, Raffaele Liberali e il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri. Ma c'erano soprattutto loro, i materani, che hanno affollato lo store fino a sera inoltrata. Non mancava anche un folto gruppo di giornalisti, tra cui anche noi di Bargiornale. Tutti riuniti per celebrare quello che di fatto è la bottega, un piccolo museo dell'orgoglio lucano e un biglietto da visita per la città in vista dell'appuntamento del 2019 quando Matera si trasformerà in "Capitale Europea della Cultura". Il progetto dello store dove saranno in vendita le diverse referenze del gruppo in packaging esclusivi (dunque non solo l'Amaro Lucano, ma altre 12 etichette che rappresentano il meglio della liquoristica italiana come Mirto, Nocino o Sambuca), è stato curato dallo studio Giannone Petricone Associates di Toronto.

Salotto ottocentesco
Due le aree principali: la prima la si incontra varcando la soglia dello store dove si viene accolti da un lungo banco bar dedicato alle proposte di assaggio gratuito dei prodotti. Dietro al bancone, si trova un classico mobile a ripiani tipico delle farmacie d'epoca con esposti gli "albarelli", i tradizionali vasi in ceramica da apotheke destinati a contenere le erbe e le essenze che sono alla base dell'Amaro Lucano. E proprio le erbe sono il filo conduttore di un percorso esperienzale, attraverso il tatto e l'olfatto, che accompagna il visitatore nella seconda area dove un'intera parete "racconta" il processo produttivo del liquore. Qui si entra in un vero e proprio salottino ottocentesco arredato con un divano appartenuto al fondatore e sulle pareti immagini, fotografie, lettere, etichette, attestati, vecchie pubblicità e documenti che ripercorrono la storia del gruppo lucano. La parete sullo sfondo ha un rivestimento realizzato con gli "embrici", le tipiche tegole di Pisticci, il borgo a pochi chilometri da Matera dove è nato l'Amaro Lucano. "Sentivamo l'impegno di raccontare la nostra storia e quella delle nostre tradizioni regionali - racconta Francesco Vena, responsabile delle attività legal del gruppo e ideatore del progetto - e con la bottega siamo riusciti a regalare a Matera un polo d'attrazione dove visitatori e turisti potranno toccare con mano una realtà radicata da oltre un secolo nel territorio. Per ora è un primo passo ed è ancora troppo presto per parlare di un "bar Lucano". Il nostro non è un concept direttamente scalabile e non è, al momento, un bar o un pubblico esercizio. Stiamo però lavorando per riempire di contenuti questo progetto: da un palinsesto di eventi speciali a veri propri educational dove proporremo diversi modi di consumare il nostro amaro con un occhio particolare al suo impiego alla mixability".

Obiettivo museo
A proposito di contenuti, non è un caso che proprio il giorno dell'inaugurazione fossero presenti i professionisti di bartender.it a proporre in assaggio due cocktail a base di Amaro Lucano, Matera 2019 e il Punch del Cavalier Vena, e che ci fosse una postazione dedicata al tasting di un inedito gelato all'Amaro Lucano elaborato da Giovannino Fittipaldi, lucano doc ed esperto di gelato artigianale. "Non solo beverage - aggiunge Francesco Vena - ma metteremo in vendita tutta una serie di gadget e articoli aziendali come magliette, cravatte, cappellini ecc. E ci sarà anche la possibilità di operazioni di co-marketing o di co-produzione con eccellenze alimentari del nostro territorio. Sarà un piccolo assaggio di quello che sarà il museo che la mia famiglia ha progettato presso la sede produttiva di Pisticci scalo". Anche in questo caso l'obiettivo sarà quello di valorizzare il territorio e favorire l'economia locale. I lavori inizieranno a breve e l'apertura è prevista entro il dicembre 2017.

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