Alessandro Palazzi a Baritalia Hub: il gran cerimoniere del Dukes racconta come far sì che un locale diventi un “tempio” del buon bere

«Il miglior Martini cocktail della città? Vai a berlo da lui». Se il lui sei tu e il tuo locale, hai fatto bingo. E se anziché il Martini fosse il miglior Negroni o il miglior Americano, poco importa. Essere additato come il migliore ha sempre un certo fascino, oltre che un indubbio risvolto (positivo) in termini di affari.

Quale miglior occasione per chiarirsi le idee su come fare a diventare il migliore se non prendendo ispirazione da chi ci è riuscito? E qui parliamo di un grande: Alessandro Palazzi, da quasi dieci anni alla guida del bar dell’Hotel Dukes di St. James’s, uno dei templi dell'ospitalità londinese.

Il suo curriculum è ricco di medaglie di pregio: chi può dire di aver lavorato al George V, al Ritz e al Dukes, oltre che in innumerevoli altri posti comunque prestigiosi? Al Dukes rinverdisce una tradizione che vede alla guida del bar, da tempo, solo grandi bartender italiani: prima di lui c'era Salvatore Calabrese (che qui diede vita alla sua "Liquid History") e successivamente Gilberto Preti.

Alla guida di un affiatatissimo team di quattro bartender, tutti italiani, fa dell'ospitalità il proprio credo. «Il successo del Duke's? - racconta - Certo, facciamo ottimi drink. Non solo il Martini, naturalmente. Ma soprattutto curiamo moltissimo la relazione con il cliente. Da noi vengono tante celebrities, ma per noi ogni ospite è una celebrità. E cerchiamo di fare in modo che esca sempre dal Dukes con il sorriso».

Oltre che per il sorriso, al Dukes vengono per provare il suo Martini cocktail, preparato al tavolo con un servizio al carrello.

Alessandro Palazzi sarà uno dei tre giudici dell'ultima tappa di Baritalia Lab, il 13 giugno.

Il 14 giugno, invece, racconterà a tutti i bartender in una masterclass gratuita: «Come entrare nella storia con un signature cocktail».

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