Abbasso l’apericena

Un saluto, un arrivederci, un omaggio. Sia come sia, la decisione di dedicare al nostro Drink Team la copertina di questo mese era obbligata. Dodici professionisti, talentuosi e intrepidi, che durante questi mesi ci hanno accompagnato in un viaggio memorabile, attraverso i cocktail che hanno fatto la storia della miscelazione: Mojito, Negroni, Cuba Libre.
Un viaggio giunto quasi al termine (prima di cedere il testimone alla nuova squadra, il Drink Team si cimenterà nella rivisitazione dell’Irish Coffee), e di cui abbiamo voluto tirare le somme. Così mese dopo mese, ricetta su ricetta, i nostri dodici hanno lavorato in punta di fioretto, proponendo twist capaci di non stravolgere la ricetta originale ma di valorizzarla in una chiave diversa dal solito. Moderna e contemporanea. Senza voler strafare, semmai anelando alla massima semplicità.
Non a caso abbiamo eletto il Mint Julep, il cocktail di questo mese, come simbolo di un modo nuovo di fare miscelazione. Ciò che in origine era una pozione medicinale, in cui si mescolavano zucchero, acqua, succo di frutta o erbe, e registrato ufficialmente come drink alcolico aromatizzato con menta nel 1784, si compone di pochi ingredienti: Bourbon, zucchero, acqua e menta fresca.
La semplicità dunque come cifra stilistica del nuovo modo di fare miscelazione.
Questa l’indicazione che emerge forte e chiara anche dai contest internazionali. Così, al rinato Martini Grand Prix, Walter Gosso, head bartender presso il The Mad Dog di Torino, ha sbaragliato la concorrenza con il suo Americano a Torino: un cocktail semplice, molto ben bilanciato e con quel piacevole gusto agrodolce che ci si aspetta da un aperitivo. Da esaltare con una bella presentazione e l’abbinamento con uno stuzzichino di qualità.
È lo stile italiano dell’aperitivo che si sta imponendo nella Penisola e nel mondo, a scapito di happy hour, apericena e compagnia bella. Anzi, in un regime di sovrabbondanza dell’offerta, guai a voler colonizzare a tutti i costi spazi tipici della ristorazione e snaturare così il rito dell’aperitivo. All’italiana.
A buon intenditore poche parole.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome